Grande soddisfazone nel Gruppo GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) di Carmagnola per un’operazione ambientale conclusa proprio in questi giorni e che ha visti impegnati i volontari per quasi 13 anni nel tentativo di risolvere un caso di smaltimento illecito di rifiuti. Tutto ha inizio infatti nel 2008, quando le GEV trovano abbandonate lungo l’asta fluviale del fiume Po nel territorio di Carmagnola diverse carcasse d’auto. Carcasse d’auto, ma non solo. Anche parti staccate di vetture, come portiere, sedili, paraurti e altre componenti. Da quel momento cominciano interminabili segnalazioni agli enti preposti per il loro recupero e smaltimento. Ma è difficile riuscire a trovare il bandolo della matassa.
«Quest’anno, finalmente – raccontano le GEV – grazie all’interessamento personale dell’assessore Massimiliano Pampaloni e di Luciana Chiavirano agente preposto della Polizia municipale, si è provveduto al completo recupero delle carcasse».
Lunedì 7 giugno un camion attrezzato di ragno ha sgomberato completamente l’area. Il mezzo pesante (praticamente colmo di rifiuti) ha trasportato le carcasse a un autodemolitore per il completo smaltimento: dalle lamiere alle plastiche, ai tessuti.