Martedì 18 marzo, a Cercenasco si è tenuto un incontro tra l’Amministrazione comunale e i proprietari dei terreni agricoli locali con lo scopo di illustrare le attività che il Comune intende svolgere nei prossimi mesi e per ricercare spunti e riflessioni su cui impostare i futuri interventi nel settore. Per avere maggiori informazioni sull’incontro abbiamo intervistato Lorenzo Arolfo, Consigliere per l’Agricoltura.
Quali sono stati i principali argomenti discussi nell’incontro?
“L’agricoltura locale è sempre stato un argomento molto discusso nelle riunioni di maggioranza poiché rappresenta un aspetto molto rilevante per il nostro territorio. Nell’incontro con la Giunta comunale del 18 marzo il principale argomento trattato è stata la riqualifica di alcuni fontanili che si riscontrano nell’areale. Si tratta di un punto su cui io e il mio collega Andrea Gabello ci siamo molto battuti perché l’entrata del Comune nel protocollo di intesa per la partecipazione congiunta al bando per il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) ci permette ora un lavoro mirato alla salvaguardia dei nostri fontanili, come hanno fatto molti altri comuni limitrofi quali Scalenghe, Vigone, Villafranca e Airasca. Il comune di Cercenasco ha una grande giurisdizione su cui sono presenti molti fontanili e, a differenza di altri comuni dove essi sono privati, qui abbiamo la fortuna di averne la proprietà comunale. Essi da anni non sono più stati manutenuti quindi, non essendo periodicamente puliti ora presentano una portata scarsa”.
È previsto un intervento globale, che interessi tutti i fontanili del Comune?
“Per tutti è prevista la riqualificazione e la messa in sicurezza ma i lavori più approfonditi ed impegnativi riguarderanno in particolare due siti. Il principale interessato sarà il Fontanile Lurduit e poi la Risorgiva Ologna/Oitana. I finanziamenti forniscono l’occasione per intervenire in modo serio ed approfondito nella riqualificazione ambientale, la gestione dell’acqua e gli interventi necessari per preservare queste meraviglie naturali”.
Che caratteristiche particolari hanno questi due siti?
“Il Lurduit è situato a nord del paese verso Buriasco, è il fontanile più vicino al centro abitato. Per esso è prevista la pulitura dei tubi calandra seguita dalla piantumazione con piante idonee suggerite dagli agronomi e dai ricercatori ambientali. Seguirà l’inerbimento per il controllo delle piante infestanti sulle rive e sulle fasce di rispetto. In quella zona, sulla strada che porta a Virle si intende creare due aree didattiche in cui le scuole potranno recarsi in gita per studiare l’ambiente. In una zona vicinale si interverrà anche sul Fontanile Vittorio Emanuele dove si effettuerà un lavoro di pulizia da rami e sterpaglie dando maggior respiro a quello che è il ramo di nascita di una risorgiva. Sarà interessata inoltre la risorgiva Ologna/Oitana, localizzata tra le zone Campo Lungo e Cascina Nuova, sula strada per Castagnole. Essa è entrata a far parte del bando ma viene classificata come facente parte delle “acque pubbliche” e pertanto segnalata come corpo idrico sottoposto ad un decreto particolare che implica l’allestimento di una fascia protettiva di rispetto di 4 metri di larghezza che il Comune dovrà acquistare mettendo in programma l’esborso di una spesa aggiuntiva”.
Quali sono le peculiarità ambientali di questi fontanili?
La nostra grande ricchezza d’acqua ha portato alla scoperta vicino a queste risorgive di alcuni esemplari di rana lataste, oggi inserita nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) tra le specie minacciate di estinzione. Questo ha fatto sì che anche la Città Metropolitana di Torino fosse interessata a questo lavoro di recupero ambientale. In seguito a diversi sopraluoghi sono stati trovati soltanto 3 esemplari ma un tempo erano centinaia come ricordano gli anziani del luogo. Questo testimonia che si tratta di un habitat fondamentale per favorire il ripopolamento della specie ed aumentarne il successo riproduttivo. Per questo scopo il Comune ha deciso di cedere al progetto il terreno necessario per la creazione di laghetti stagni artificiali per favorire rana.
Quali saranno i costi di questi lavori? Come saranno ripartiti?
“La parte maggiore dei finanziamenti provengono dal bando a cui si affiancano un cofinanziamento da parte del Comune ed un appoggio finanziario fornito dalla Città Metropolitana. I lavori, infatti, che saranno portati avanti secondo linee guida comuni agli altri centri interessati, comportano costi non indifferenti. La spesa totale iniziale era stata calcolata attorno ai 230mila euro ma poi è stata abbassata a circa 150-160mila euro poiché si è deciso di agire in questo primo tempo con una riqualificazione che interessa soltanto i punti maggiormente critici e con maggiore funzionalità. In un secondo tempo, poi, con la promulgazione di altri bandi che ci sono stati indicati di imminente uscita, si cercherà di intervenire anche in altre sedi in modo tale da suddividere in modo oculato una spesa consistente. Attualmente il Comune partecipa con un cofinanziamento di 15mila euro”.
Quando sono previsti i lavori?
“Lavori dovrebbero partire con l’inizio dell’inverno 2025. Si allestiranno pochi cantieri per volta e saranno spostati man mano che un tratto sarà risanato poiché il lavoro totale è molto ampio. Il termine lavori è previsto per il 2028. Si tratta di un tempo piuttosto lungo dovuto al fatto che gli interventi saranno effettuati soltanto durante il periodo invernale per non arrecare danno ai lavori agricoli. I terreni di proprietà comunale sono stati dati in affitto ma i contratti scadono quest’anno. Pertanto vi è il tempo per modificare le condizioni di allocazione e toglier dalla cessione i terreni interessati agli interventi dettati del bando”.
Durante l’incontro si sono analizzati altri punti all’ordine del giorno?
“Quella del 18 marzo è stata una bella serata che ha visto una grande partecipazione del comparto agricolo che purtroppo attualmente si va riducendo poiché molte aziende agricole hanno chiuso a causa dell’età avanzata di conduttori ed alcune sono state rilevate da aziende più grandi. I partecipanti sono stati circa una trentina. Si è parlato anche del Regolamento di pulizia rurale per le bialere ed i canali di scolo che necessitano di un’attenta manutenzione poiché le forti piogge degli ultimi anni rischiano di causare problemi legati alla sicurezza e problemi di allagamento. È stato un momento di confronto nel quale sono state richiesti i pareri degli utenti e sentiti i loro quesiti. Non sempre il Comune può assecondare tutte le richieste. Ultimamente le necessità più sentite sono legate alle modalità di tenuta delle strade presenti sul territorio. Si è quindi reso necessario preventivare una loro classificazione in modo da individuare quelle veramente comunali, quali siano di frontisti o di passaggio. In presenza di una richiesta di intervento è necessario decidere in modo univoco a chi spetta l’intervento poiché si tratta di costi non indifferenti che rischiano di gravare sul Comune. Ad esempio all’inizio del nostro mandato abbiamo provveduto alla riqualificazione di Strada Onorata ma ora, a fronte di una richiesta di allargamento è necessario capire a chi spettino le spese”.