Le Terre dei Savoia protagoniste al centenario del Parco nazionale Gran Paradiso

Grazie al progetto Probiodiv, il 3 dicembre scorso l’Associazione Terre dei Savoia ha preso parte al prestigioso evento di chiusura del centenario svoltosi nell’elegante Castello di Sarre alla presenza, tra gli altri, del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Era il 3 dicembre del 1922 quando venne istituito il Parco nazionale Gran Paradiso, la più antica area protetta d’Italia. Una lunga storia di salvaguardia e di tutela iniziata in realtà nel 1856 con la creazione di una Riserva Reale di Caccia da parte di Vittorio Emanuele II, intenzionato a salvare dall’estinzione lo stambecco, da sempre simbolo della zona.

Un parco, quello del Gran Paradiso, divenuto negli anni un’eccellenza naturalistico-paesaggistica di prim’ordine, esteso per oltre 70.000 ettari tra Piemonte e Valle d’Aosta e ricco di ambienti alpini variegati con ghiacciai, rocce, boschi di larici e abeti. Esattamente cento anni dopo, allora, il 3 dicembre scorso, l’elegante Castello di Sarre ha ospitato l’incontro di chiusura degli eventi del centenario, iniziati nei mesi primaverili.

Un momento di alto profilo istituzionale al quale hanno preso parte, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e alcuni delegati dell’Associazione Le Terre dei Savoia, soggetto attuatore proprio per conto dell’Ente Parco stesso all’interno del progetto singolo “PROBIODIV” promosso in seno al Pitem “BIODIV’ALP” finanziato dal programma ALCOTRA V-A Francia-Italia 2014-2020. Una collaborazione prestigiosa che ha portato le Terre dei Savoia a sviluppare attività mirate al marketing territoriale e al networking di imprese con ’individuazione e la sperimentazione di tecniche e prodotti derivanti da piante officinali e/o aromatiche coltivabili.

Tra le azioni messe in campo, quindi, una mappatura territoriale delle realtà imprenditoriali che operano nella filiera delle erbe officinali e aromatiche: produttori e trasformatori; due corsi per aziende e personale del Parco con attività di mobilità in Piemonte e nella Provenza francese, sette webinar informativi aperti a tutti, il coinvolgimento del DISAFA
dell’Università degli Studi di Torino per l’individuazione delle principali essenze arboree identitarie del Parco e la successiva realizzazione di una campionatura di prodotti di cosmesi (con prove di trasformazione presso il laboratorio ESSICALAB di Savigliano). Infine, la definizione della firma olfattiva del Parco attraverso un processo partecipato che ha visto il coinvolgimento degli attori del territorio con rappresentanze tra gli operatori e il personale dell’Ente Parco. Terre dei Savoia, dunque, in collaborazione con il maestro profumiere del Múses Accademia Europea delle Essenze di Savigliano, ha creato la fragranza del Parco nazionale Gran Paradiso.

«Un onore e un orgoglio essere protagonisti in una scenografia prestigiosa come il Castello di Sarre in seno ad un incontro istituzionale così autorevole come la chiusura ufficiale del centenario del Parco nazionale Gran Paradiso» il commento della direttrice dell’Associazione Le Terre dei Savoia, Elena Cerutti. «Per chi, come noi, ha un’esperienza ultradecennale nello sviluppo della filiera delle erbe aromatiche e officinali e che ha dato vita ad una realtà quale
quella del Múses, essere stati scelti dall’Ente Parco come soggetto attuatore di un progetto internazionale di salvaguardia e valorizzazione della biodiversità, è motivo di grande soddisfazione. Il fatto che il Parco stesso, poi, anche grazie a Probiodiv abbia ottenuto la Carta Europea del Turismo Sostenibile ci rende doppiamente compiaciuti per il lavoro svolto.

Essere inoltre riusciti a definire un’identità olfattiva del Parco con l’ausilio delle collaborazioni e dei progetti che, come Terre dei Savoia, abbiamo realizzato e rinsaldato nel tempo, ci conferma la bontà del cammino intrapreso anni fa, con iniziative volte a sviluppare nel concreto un territorio a partire dalle unicità e dalle peculiarità che lo contraddistinguono».

redazione

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