1,7 milioni per l’accoglienza della manodopera nel saluzzese

Il commissario straordinario prefetto Maurizio Falco ha attiva il finanziamento PNRR destinato al progetto per il superamento degli insediamenti abusivi e per la lotta al caporalato. La notizia giunge a pochi giorni dalla firma del Protocollo territoriale per l’accoglienza, sottoscritto da Prefettura, Regione, Provincia, Camera di Commercio, associazioni di categoria e sindacati e dai Comuni che fanno parte della rete: Saluzzo, Lagnasco, Scarnafigi, Manta, Verzuolo, Costigliole, Busca, Tarantasca, Cuneo e Savigliano, a cui da quest’anno, si aggiunge Revello.

Il progetto del Comune di Saluzzo è stato presentato e riconosciuto dalla Commissione Europea come “best practice” (miglior pratica) a livello italiano, e osservato con interesse quale modello ripetibile su altri territori.

La convenzione è stata sottoscritta il 9 giugno dal Comune di Saluzzo, dalla Regione Piemonte, dal Commissario straordinario e dall’Unità di missione del Ministero del Lavoro. Prevede l’erogazione di risorse pari a 1 milione e 693 mila euro, delle quali almeno il 70 per cento sarà destinato ai lavori di sistemazione e ristrutturazione e la parte restante servirà per la gestione delle strutture di accoglienza.
«Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dello sblocco delle risorse Pnrr – afferma il sindaco di Saluzzo Franco Demaria – che sono per noi fondamentali nel dare continuità al lavoro di accoglienza e garantire la legalità in un territorio sano nel quale la produzione della frutta è uno dei motori economici fondamentali».

Il sindaco di Saluzzo Franco Demaria

Gli interventi concludersi entro il 30 giugno del 2026; consentiranno l’ampliamento di 52 posti della rete delle accoglienze diffuse. A causa del ritardo del processo di approvazione e di alcune variazioni in corsa delle regole di spesa non verranno realizzati tutti gli interventi inizialmente previsti, ma, spiega il Comune di Saluzzo, «sarà comunque un passo fondamentale per la rete di accoglienza, che da oltre 10 anni lavora per realizzare un’accoglienza dignitosa e garantire una rigorosa lotta al caporalato».

redazione

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