Da lunedì 27 gennaio viaggerà di nuovo il treno sulla linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-Savigliano, con il servizio quotidiano gestito da Arenaways.
Il viaggio inaugurale sarà domani, sabato 25 gennaio, a partire dalle 14,30. Sarà presente il presidente della regione Alberto Cirio con l’assessore Marco Gabusi, i vertici di Arenaways, autorità e enti locali.
La riapertura fa parte del piano di potenziamento della mobilità sostenibile e di riattivazione delle linee ferroviarie dismesse che ha già visto in Piemonte la riapertura nel 2023 della Asti-Alba e della Casale-Mortara e nel 2024 della nuova Torino-Ceres, con il collegamento diretto tra il centro della città e l’aeroporto.
L’arrivo del treno inaugurale da Cuneo è previsto a Saluzzo intorno alle 16. «Dopo quasi cinque anni – afferma il sindaco di Saluzzo Franco Demaria – è davvero emozionante sentire di nuovo il tipico rumore di un treno anche qui in stazione a Saluzzo. Un servizio per il quale abbiamo lottato tanto: come Comune ci siamo fatti sentire in tutte le occasioni possibili con gli enti superiori, Provincia, Regione e Governo, affinché si tornasse ad investire su questo collegamento. Oggi, dopo la
soppressione della linea nel 2020, questi binari tornano ad animarsi e tornano a funzionare per i
treni passeggeri, un mezzo di trasporto più sostenibile dell’auto e che può alleggerire le nostre
strade, anch’esse vecchie e bisognose di interventi».
Un’opportunità di trasporto pubblico sostenibile che è sempre stata richiesta anche da tutta la
comunità allargata del Saluzzese, l’area vasta delle Terre del Monviso, che gravita su Saluzzo per la
maggior parte dei servizi.
«D’ora in avanti tutti noi – aggiunge Demaria – potremo usare questa linea ferroviaria per collegarci
alle reti nazionali e che portano in Europa. Un bacino di utenza di 80-100 mila persone, tanti
studenti e anche tanti pendolari, che da oggi possono usare questa linea per continuare a far crescere
l’economia di tutto il Saluzzese».
I convogli verso Savigliano (per intercettare le linee per Torino e per Savona) e verso Cuneo (da
dove si può proseguire per Limone, Ventimiglia e Nizza) rappresentano anche un “ponte” con il
mondo che vuole scoprire Saluzzo e le Terre del Monviso, «una ulteriore possibilità di sviluppo
turistico – conclude il primo cittadino di Saluzzo – che sono certo i nostri bravi operatori non si lasceranno
sfuggire. Saluzzo crede nel treno e la nostra comunità, collaborando con tutti e con gli enti preposti,
farà di tutto per far funzionare al meglio il servizio».
Calderoni: Ora ripensare la mobilità su mezzi pubblici sul territorio
Mauro Calderoni, consigliere regionale PD e sindaco di Saluzzo dal 2014 al 2024, aveva promosso e approvato decine di ordini del giorno e mozioni in Consiglio comunale per chiedere alla Regione il ripristino dei treni. «La Regione ha organizzato una festa per il ritorno del treno a Saluzzo – dice Calderoni – Va ricordato, però, che si tratta di una “ri-riapertura”, perchè nel 2019 la giunta Chiamparino aveva riattivato la tratta, lasciata fallire in pochi mesi da Cirio, ad inizio 2020. Il presidente ora rilancia, ma questo giochetto è costato ingenti investimenti per la manutenzione della linea, dopo il mancato utilizzo lungo 4 anni e tanti disagi a tutti i saluzzesi lasciati senza collegamenti diretti».
Calderoni sottolinea inoltre la necessità di ripensare la mobilità su mezzi pubblici sul territorio: «Ad esempio, qui nelle Terre del Monviso, bisogna spostare sui treni i bus scolastici da e per Savigliano, Fossano e Cuneo, ripensare gli spostamenti con i bus dalle vallate verso le stazioni ferroviarie dell’asse pedemontano, per aumentare il numero di passeggeri e rendere il treno sostenibile dal punto di vista economico».
Anche il gruppo consiliare di maggioranza di Saluzzo “Insieme si può” celebra con orgoglio la riapertura della linea ferroviaria Cuneo-Saluzzo-Savigliano. «Il nostro gruppo – affermano – si è battuto per il ripristino di questa infrastruttura essenziale, presentando ben dieci Ordini del Giorno durante la passata amministrazione, per sollecitare la Regione Piemonte a intervenire. Questo risultato rappresenta una vittoria per la nostra maggioranza nonché una risposta concreta alle esigenze di mobilità sostenibile, collegando il nostro territorio al resto della regione e riducendo l’impatto ambientale dei trasporti. La riapertura della tratta non è solo una conquista per i pendolari, ma anche un’opportunità per favorire il turismo e sostenere l’economia locale».