Alfredo Mulè, dirigente del Team Mulè di Vinovo, è stato premiato a Roma nel Salone d’Onore del CONI: ha ricevuto il Premio Libertas 80 assegnato a personalità che si sono distinte per l’impegno nello sport sociale. L’occasione dell’assegnazione dei riconoscimenti è stata la celebrazione degli 80 anni del Centro Nazionale Sportivo Libertas.
Da anni Alfredo Mulè mette lo sport, in particolare le arti marziali e il taekwon-do, al servizio del territorio, diventando punto di riferimento per giovani e famiglie. “La sua è una storia di sport come cittadinanza attiva, lotta all’emarginazione e costruzione di legami veri,” si legge nella motivazione del premio.
Al centro dell’incontro romano, intitolato “Storie di Sport e Persone Straordinarie”, c’era proprio il ruolo dello sport come strumento di coesione, inclusione e impegno civico. Un messaggio chiaro e potente, sottolineato dagli interventi delle autorità presenti. A fare gli onori di casa è stato Andrea Pantano, Presidente della Libertas, che ha ricordato le origini del movimento nato nel secondo dopoguerra: «Libertas nacque per proteggere l’Italia dalle divisioni post-belliche, usando lo sport come leva di pace e aggregazione. Oggi continuiamo a essere presidio civile nei territori, a fianco delle comunità». Tra gli ospiti d’onore anche il presidente del CONI Giovanni Malagò e l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che hanno ribadito il valore dello sport come collante sociale, soprattutto nelle periferie e nei centri di prossimità.
La giornata si è chiusa con uno sguardo al futuro: Libertas, forte di otto decenni di storia, ribadisce il suo impegno per uno sport che unisce, educa e dà forza alle comunità. E rilancia: «Fare sport significa costruire libertà, responsabilità e giustizia sociale».