Il progetto del PNRR gestito dal Consorzio Monviso Solidale prende il titolo di “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”
Dal 2023 il Consorzio Monviso Solidale gestisce e coordina Percorsi di autonomia per persone con disabilità. Un progetto sostenuto, nell’ambito del PNRR, dalla linea di finanziamento 1.2. Insieme al progetto denominato Autonomia delle persone anziane non autosufficienti, quello relativo ai Percorsi di autonomia per persone con disabilità rappresenta un’importante opportunità di crescita sociale per una significativa porzione del territorio provinciale.
Uno strumento attento ad ascoltare le esigenze delle comunità e in grado di soddisfare i bisogni delle loro componenti più fragili. Attivo sui tre territori di riferimento dell’organismo consortile (fossanese, saviglianese e saluzzese), il progetto coinvolge operativamente OSS ed Educatori/Educatrici Professionali delle cooperative Proposta 80 e Il Quadrifoglio.
«Lo scopo dell’intervento è creare le condizioni utili a far sì che un certo numero di persone con disabilità fisica e/o psicologica presenti sui territori in cui operiamo (per la precisione sei individui per ognuno dei distretti del CMS, quindi in totale diciotto) possano gradualmente conquistare una propria autonomia abitativa», afferma Marisa Destito, coordinatrice dell’educativa territoriale di Proposta 80.
«Un’autonomia che potrà concretizzarsi grazie alla messa a disposizione di alcune unità abitative affidate al Consorzio per gli usi progettuali. Al momento gli alloggi sono in fase di ristrutturazione e adeguamento, in modo che una volta pronti siano dotati di arredi funzionalmente più idonei allo scopo».
Uno degli aspetti più interessanti di questa progettualità è rappresentato dalle modalità di lavoro che hanno visto fin da subito coinvolto il personale delle due cooperative in stretta collaborazione con i nuclei famigliari delle diciotto persone destinatarie degli immobili.
«I percorsi di autonomia abitativa, com’è facilmente immaginabile, non sono semplici né privi di ostacoli», sostiene Stefania Dematteis, Educatrice Professionale di Proposta 80.
«Per questa ragione si è reso necessario predisporre fin da subito una sorta di periodo preparatorio a favore di chi, per ovvie ragioni, ha sempre vissuto in contesti che contemplavano la necessaria presenza di famigliari e parenti. Le persone individuate hanno perciò affrontato un training formativo che abbiamo chiamato ‘palestra di vita’, in base al quale abbiamo potuto progressivamente insegnar loro quell’insieme di strategie che saranno fondamentali una volta raggiunta l’autonomia abitativa».
Piccoli ma fondamentali passi in direzione di un obiettivo che potrà migliorare la quotidianità nella vita di quanti – donne e uomini con disabilità e di età compresa tra i 25 e i 45 anni – potranno fruire degli immobili affidati al Consorzio da parte dell’Agenzia Territoriale per la Casa (nel caso dei territori saviglianese e fossanese) e della Residenza per Anziani Tapparelli (per il saluzzese).
Gli appartamenti anche al termine del progetto, il 31 marzo 2026, continueranno a rimanere in gestione all’Ente consortile per il decennio successivo grazie agli accordi sottoscritti tra le parti, garantendo in qualche modo la prosecuzione di un’azione che potrà rivelarsi tanto più utile e incisiva quanto più in grado di svilupparsi nel corso del tempo.
«Gli operatori e gli OSS coinvolti nella gestione concreta del progetto, oltre a occuparsi della fase preparatoria e di training avviata negli scorsi mesi, avranno anche il compito di monitorare le importanti fasi successive, quando cioè le persone inizieranno effettivamente il percorso di vita in autonomia», dice Cristiana Bertaina, Responsabile dell’area Progetti e Qualità del Consorzio Monviso Solidale.
«Ciò per garantire che il percorso intrapreso possa svolgersi nei giusti tempi e con la necessaria gradualità, proprio perché non si può pensare che la conquista dell’autonomia possa avvenire da un giorno all’altro. In questo senso anche la funzione del Consorzio resterà centrale nel corso di tutto il progetto, in quanto già in precedenza punto di riferimento territoriale nell’ambito della disabilità e della messa a disposizione degli specifici servizi rivolti alla fascia della popolazione interessata».