Oltre 1 mld di Euro per le aziende agricole piemontesi con il PSR


VILLAFRANCA P.TE
Oltre 1 miliardo di Euro che verranno erogati nel prossimi 5 anni alle aziende agricole piemontesi: a tanto ammonta il plafond del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 presentato sabato 16 gennaio a Villafranca Piemonte in occasione del convegno “PSR Piemonte – Un’opportunità per competere nel mercato globale”.
L’incontro, voluto fortemente dall’amministrazione comunale di Villafranca Piemonte ed organizzato in collaborazione con la Banca di Cherasco, ha visto la partecipazione di circa 500 imprenditori agricoli e un folta rappresentanza politica con l’europarlamentare Alberto Cirio, il Senatore Lucio Malan e l’Assessore Regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero che si sono alternati al tavolo dei relatori.
«Il nuovo Psr è uno strumento prezioso che stanzia per l’agricoltura piemontese oltre un miliardo di Euro – spiega l’eurodeputato Alberto Cirio, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo – ma è anche un documento di quasi mille pagine, che risulta di non facile lettura. Per questo motivo ho chiesto ai miei uffici a Bruxelles di predisporre una guida che ne semplifica la comprensione, rispondendo in modo personalizzato alle domande più frequenti degli agricoltori, ma anche di giovani imprenditori, Comuni, GAL, consorzi e di tutti i soggetti che possono accedere ai fondi. Mi auguro contribuisca a non sprecare le risorse che l’Europa ci mette a disposizione. Risorse che arrivano anche dalle nostre tasche e che devono tornare in Piemonte».
Gli interventi tecnici si sono aperti con l’agronomo Andrea Chiabrando, uno dei promotori del convegno, che ha focalizzato la propria attenzione sulle misure strutturali del PSR spiegando come il plafond non verrà erogato in un’unica soluzione ma durante i 5 anni di durata, per permettere una maggiore pianificazione alle imprese agricole. Il PSR si articola in Priorità e Aree Focus che vanno perseguite attraverso delle specifiche Misure e gli obiettivi rispondono alle reali esigenze di ogni territorio, puntando a sviluppare non solo l’agricoltura, ma anche altri settori economici presenti nelle aree rurali.
Verranno premiati principalmente i progetti che prevedano investimenti a tutela dell’ambiente e nell’innovazione tecnologica, meglio ancora se presentati da imprenditori under 40.
«Il nuovo Psr non è la semplice prosecuzione del vecchio, ma contiene novità importanti che incrementano la velocità e la tempestività degli interventi, insieme con la loro trasparenza – ha specificato nel suo intervento l’Assessore Giorgio Ferrero  – La prima novità riguarda le domande di partecipazione ai bandi: adesso sono a punteggio minimo. Significa che se non viene raggiunta una certa soglia di punti non c’è accesso alla presentazione delle domande attraverso il modulo telematico sul sito della Regione. L’altra grande novità è la cadenza annuale dei bandi. Non ci sarà un solo bando in sette anni, ma ogni anno verrà riproposto, in modo che chi non era nelle condizioni di presentare la domanda l’anno precedente, possa attrezzarsi per presentarla l’anno successivo. Questo porterà con sé il mancato scorrimento delle graduatorie, che non ci sarà più. Gli interventi sulle aziende agricole devono puntare sull’efficienza produttiva, incidere sul miglioramento energetico, sul consumo di acqua».
Mauro Conti, direttore del BIT – Banca Investimenti per il Territorio società dell’universo del Credito Cooperativo, è intervenuto sottolineando ulteriormente l’importanza dell’innovazione tecnologica in ambito agricolo ponendo l’accento sui progetti integrati di filiera, soprattutto per quanto riguarda i prodotti D.O.P e I.G.P di cui sono ricchi le province di Torino e Cuneo.
Dal punto di vista finanziario, il Direttore Commerciale Banca di Cherasco Danilo Rivoira ha concentrato la propria attenzione sul finanziamento dei progetti spiegando come l’istituto faciliterà l’accesso al credito dei beneficiari in possesso di un provvedimento di concessione di un contributo a valere sul Psr, a fronte di investimenti da realizzare nella propria azienda.
«La Banca di Cherasco è al servizio degli agricoltori locali – commenta il Vice-Presidente dell’Istituto, Avv. Alberto Rizzo – per supportare gli imprenditori nella costruzione di richieste di finanziamento che siano accoglibili, e per studiarne insieme la fattibilità, al fine dell’inserimento nelle graduatorie del PSR. La Banca riconosce l’importanza del comparto e da sempre sostiene i progetti di investimento delle numerose aziende agricole presenti sul territorio, con linee di finanziamento dedicate.
Si tratta di una scelta strategica: l’interesse della Banca di Cherasco verso le problematiche e le prospettive dell’Agricoltura, che rappresenta il legame fisico con la terra, dell’Agroalimentare, con il quale ogni territorio presenta sé stesso e le proprie tradizioni al di fuori dei propri confini, e dell’Ambiente, per garantire uno sviluppo sostenibile nel tempo, riflette la vocazione storica delle Banche di Credito Cooperativo e ripropone in termini attuali la missione della Banca di Cherasco come Banca per il territorio, promotrice di un modello di sviluppo che tuteli identità locale e crescita economica sostenibile».

redazione

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