Premiati i donatori di sangue a Carmagnola

CARMAGNOLA

 

Sono 97 i donatori premiati nel corso della serata del 16 luglio scorso, mentre l’associazione ha festeggiato i suoi primi quarant’anni di attività, durante i quali ha fornito ben 19.742 sacche alla Banca del Sangue pari a circa 9000 litri. Ottimismo anche per il futuro visto che fra i premiati c’erano venti giovanissimi alla loro prima donazione e che nel corso del 2016 sono state effettuate quasi 300 donazioni nella sede sanbernardese del gruppo donatori Fidas. Alla serata sono intervenuti la neo sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio e Simone Solaro in rappresentanza della Fidas piemontese. Al termine delle premiazioni largo allo spettacolo “Il riso fa buon sangue” del cabarettista torinese Manuel Negro. Prossime donazioni venerdì 5 e domenica 7 agosto.

Festa grande sabato 16 luglio per il gruppo donatori sangue Fidas di San Bernardo di Carmagnola, che ha celebrato con una serata allegra e frizzante i suoi primi quarant’anni di attività.
“Abbiamo volutamente tenuto questa festa nel cortile dell’asilo Novaresio di San Bernardo, perché proprio nell’asilo il gruppo ha cominciato la sua attività nel 1976” ha ricordato il presidente del gruppo Marco Ghirardo. “Negli anni Ottanta il comune ci ha dato la sede nelle vecchie scuole di via del Porto 148, una sede che nell’arco degli anni è stata ampliata e ammodernata per rendere le sedute di donazione sempre al passo con i tempi”.

A quarant’anni è tempo di tracciare un bilancio dell’attività svolta. Enrico Dematteis ha spulciato i registri dell’associazione scoprendo che in questi quattro decenni sono stati circa 1200 i donatori che hanno compiuto almeno una donazione nella sede sanbernardese della Fidas, per un totale di 19.742 sacche di sangue pari a oltre 9000 litri, mentre nel 2016, da gennaio all’ultima donazione di venerdì 15 luglio, sono state effettuate quasi 300 donazioni, rimanendo in linea con la stagione precedente. Sono poi iniziate le premiazioni alle quali sono intervenuti la neo sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio e Simone Solaro in rappresentanza della Fidas regionale piemontese. Entrambi hanno ribadito la necessità di donare il sangue, non solo in occasione delle emergenze (come è generosamente accaduto nei giorni scorsi in Puglia) ma durante tutto l’anno, perché il bisogno di sangue è un’emergenza continua. Sono poi sfilati sul palco i premiati a cominciare dai giovanissimi che nel corso dell’ultimo hanno effettuato la loro prima donazione. “È un piacere vedere che la tradizione di donare il sangue si protrae all’interno delle famiglie. Tutti questi giovani donatori sono figli, se non nipoti di donatori” ha sottolineato Marco Ghirardo evidenziando come per Erica Defacis si tratti addirittura della quarta generazione di donatori di sangue, con il bisnonno Pierino che fu fra i fondatori della sezione sanbernardese e raggiunse la ragguardevole quota di 109 donazioni.

L’intermediatile elenco premiati comprendeva ben 97 nomi, partendo dai venti giovanissimi alla loro prima donazione, per arrivare a Massimo Brunetti, Massimo Canalis, Francesco Cavaglià e Giovanni Battista Romero che hanno raggiunto il fatidico traguardo delle cento donazioni; ed infine Riccardo Rubatto che si è appuntato sul petto la “stella d’oro” che premia le 150 donazioni effettuate.

Al termine delle premiazioni Simone Solaro ha consegnato a Marco Ghirardo e idealmente a tutti i donatori sanbernardesi una targa di ringraziamento per l’attività svolta in questi quattro decenni. Immediatamente dopo è salito sul palco il cabarettista torinese Manuel Negro, che ha intrattenuto il pubblico con il suo “Manuel Negro Show”, spettacolo che nella particolare occasione ha avuto il significativo sotto-titolo: “Il riso fa buon sangue”.

I prossimi appuntamenti per le donazioni presso la sede di via del Porto 148 a San Bernardo di Carmagnola sono per venerdì 5 e domenica 7 agosto dalle ore 8.00 alle ore 11.15. Per affrontare l’emergenza sangue che tutti gli anni caratterizza il periodo estivo sono ammessi alle donazioni anche i donatori che non hanno effettuato prelievi negli ultimi 24 mesi, non dovendo effettuare il controllo richiesto dalla legge.

redazione

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