XV giornata nazionale ADSI domenica 25 maggio

Storia, arte e cultura protagoniste della Giornata Nazionale ADSI con 28 residenze aperte in Piemonte

Domenica 25 maggio oltre 500 dimore storiche in tutta Italia apriranno gratuitamente al pubblico in occasione della XV Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI), offrendo l’occasione di ripercorrere le vicende pubbliche e private che le attraversano. 

La Giornata Nazionale ADSI ha il patrocinio del Ministero della Cultura, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e di ANCI – Associazione

Nazionale Comuni Italiani. L’evento è inoltre realizzato con il contributo di Poste Italiane S.p.A. e ha come media partner TGR e Rai Pubblica Utilità.

Giornata Nazionale ADSI in Piemonte

In Piemonte hanno aderito all’iniziativa ventotto dimore, distribuite nelle province di Alessandria,Asti, Cuneo, Novara e Torino. La Sezione ADSI Piemonte ringrazia i Soci proprietari delle dimore per la partecipazione, oltre a Reale Mutua Assicurazioni per il sostegno e ai patrocini della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e delle Province di Alessandria, Asti, Cuneo e Novara. Novità, la collaborazione con Arenaways.

Delle 28 dimore aperte in Piemonte, quattro aprono per la prima volta in occasione della Giornata Nazionale ADSI. Due in provincia di Alessandria. Palazzo Spinola Millelire, a Cassano Spinola, dimora dal XVI secolo appartenente alla famiglia Spinola, feudataria della zona. Restaurato nel 1624 da Claudio Spinola, fu ampliato e sopraelevato nel XIX secolo ad opera della famiglia Albini Millelire.

Dimore del torinese 

Grande partecipazione delle dimore del torinese, con 11 proprietà di varia epoca e stile, e numerose novità.

La Cappella di San Giovanni Battista, in località Ai Nana, a Pinerolo che presenta l’importante restauro dell’apparato decorativo, del campanile e del portale seicentesco interessati da un ingente restauro realizzato grazie al finanziamento PNRR “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”.

Casa Lajolo a Piossasco, che nel circuito di visita include la vecchia scuderia , appena restaurata grazie al bando PNRR “Parchi e giardini storici”. 

Novità assoluta, il Castello di Strambinello, nel canavese, alla sua prima Giornata Nazionale. 

Mostre e varie attività scandiranno la visita del Castello Provana di Collegno, dove le visite saranno accompagnate da figuranti in costume d’epoca dell’Associazione Storia San Lorenzo. 

In programma anche un’esposizione di ricami a Bandera e una mostra a cura dell’Associazione Internazionale Regina Elena dedicata alle Milizie del Monferrato nella campagna militare del 1746, che anticipò la Battaglia dell’Assietta e la Pace di Aquisgrana. Alle ore 16 conferenza sull’impegno personale della Regina Elena nella lotta contro l’encefalite letargica e il cancro, con interventi del Prof. Paolo Mazzarello, docente universitario di storia della Medicina. 

Possibilità di autentiche gite fuoriporta a Pavarolo, dove attorno al Castello, il comune ha organizzato visite pomeridiane delle principali attrattive, fra cui lo studio e la residenza dei Felice Casorati. 

A Santena dove a cornice del Parco del Castello di San Salvà e Cascine Pallavicini, noto per la sua produzione dell’ asparago santenese, tutta la cittadina sarà animata dalle iniziative della giornata conclusiva della Festa dell’Asparago.

I restauri 

La Giornata Nazionale 2025 sarà anche l’occasione per presentare alcuni importanti restauri avviati grazie ai fondi del PNRR, nell’ambito dei bandi del Ministero della Cultura dedicati a parchi e giardini storici e quelli dedicati all’architettura rurale, finanziati dall’Unione Europea. 

Nel Pinerolese, Casa Lajolo aprirà il suo giardino, dove sono appena conclusi i lavori di adeguamento del sistema di irrigazione e illuminazione. In questa occasione verranno illustrate anche le iniziative intraprese per migliorare l’accessibilità, con l’obiettivo di favorire l’accoglienza e l’inclusione di tutti i visitatori. 

A Saluzzo nella Vigna di San Carlo – un complesso rurale della prima metà del Settecento, immerso nelle colline e testimone dell’antichissima tradizione viticola del territorio, in particolare legata al Pelaverga – è stato completato un intervento di restauro conservativo della chiesetta, mentre nei pressi di Pinerolo la Cappella di San Giovanni Battista, parte di un ampio compendio rurale appartenuto nel 1428 alla famiglia Nana, è stata oggetto di un significativo restauro dell’apparato decorativo.

Numerosi eventi collaterali (alcuni dei quali a pagamento) fanno da corollario alle aperture previste per la Giornata: mostre di cimeli e collezioni private, degustazioni, presentazioni di volumi legati alle storie di famiglia, interessanti convegni su tematiche varie. Due comuni, Montemagno nell’astigiano e Pavarolo nel torinese, completeranno il programma con visite alle attrattive del territorio ed iniziative legate alla tradizione locale.

In molti casi è necessario prenotare la propria visita per recarsi alla dimora prescelta. Vedere il sito

www.associazionedimorestoricheitaliane.it/eventi-dimore/440377/ per maggiori informazioni.

«Anche quest’anno celebriamo la Giornata Nazionale ADSI con orgoglio e consapevolezza – dichiara Sandor Gosztonyi, presidente ADSI, Sez. Piemonte e Valle d’Aosta. – Orgoglio per la bellezza e la storia che custodiamo, consapevolezza per la responsabilità che ogni proprietario assume nel tramandare un bene che, pur essendo privato, appartiene alla collettività. Dietro ogni dimora storica ci sono storie di tenacia, passione e sacrificio. I proprietari sono custodi silenziosi e attivi di un patrimonio che, oltre a rappresentare l’identità culturale del nostro Paese, costituisce una vera e propria industria non delocalizzabile. Un’industria che ancora oggi non viene riconosciuta e sostenuta nel suo reale potenziale economico. È tempo che istituzioni e società guardino a queste realtà per quello che sono: motori di sviluppo locale, presìdi di bellezza e memoria, ma anche leve strategiche per un’economia sostenibile e diffusa. Ogni dimora che apre le sue porte al pubblico non è solo un luogo da visitare, è un volano che muove lavoro, artigianato, turismo e cultura».

Miriam Milani

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