A Vigone due storiche e importanti istituzioni benefiche sono ormai in via di estinzione pertanto, nel Consiglio comunale del 28 aprile scorso, è stato approvato il passaggio al Comune dei beni mobili ed immobili da essi posseduti. Sarà necessaria una perizia relativa al loro ammontare effettivo ed il Comune potrà acquisirli però solo sottostando a precisi vincoli riguardo il loro utilizzo. Entrambe le istituzioni, infatti hanno richiesto che il Comune destini obbligatoriamente tali beni a scopi socio-assistenziali, socio-sanitari socio-educativi e all’istruzione.
Le due istituzioni interessate sono l’Ipab Opera Pia ‘Mendicità Istruita’ e l’Opera Pia ‘Vayra’. La prima, riconosciuta al re Vittorio Emanuele III nel 1908, ha operato sul territorio dalla notte dei tempi dedicandosi alla promozione dell’istruzione religiosa e civile di ragazze e ragazzi provenienti da famiglie povere. La sua acquisizione porterà al Comune un fondo cassa in contanti di circa 59.360 euro a cui si aggiunge un patrimonio in terreni, attualmente in affitto, per un valore che supera i 954 mila euro.
L’Opera Pia ‘Vayra’, invece, deriva dal testamento del geometra Giuseppe Vayra, redatto nel 1833 e riconosciuto dal re Vittorio Emanuele II nel 1872. Con essa andranno al Comune un fondo cassa di circa 99.500 euro e un patrimonio immobiliare stimato in circa 721.900 euro. In questo caso è espressamente richiesto dall’Ente benefico che una parte della somma totale diventi appannaggio del al Centro Servizi Socio Sanitari del Comune.
Il Comune si impegna inoltre a utilizzare parte dei contanti per soddisfare le competenze Imu e Ires cui i due enti sono attualmente soggetti.
Le delibere di donazione dovranno ora essere recepite dalla Regione. Al termine dell’iter burocratico il Comune deciderà come gestire i beni immobili. Secondo il Sindaco Fabio Cerato, comunque, l’affitto dei terreni potrà sicuramente rappresentare un reddito importante per il Comune.








