Polyart presenta il progetto: “Philema: Il bacio”

Philia o Eros? : il progetto

Abitualmente utilizziamo termini come amicizia, amore ed affetto in modo generico, scambiando il loro significato, ma le radici di queste parole hanno una storia simbolica affascinante e molto complessa. Per un filosofo dell’antica Grecia la concretezza delle parole era molto netta e quindi anche la distinzione fra esse. Platone, ad esempio, nel suo Simposio distingueva vari tipi di amore, tra cui Philia ed Eros.

L’antica Philia indicava un amore intimo, che si insinua in noi e ci fa sentire l’appartenenza a qualcosa o qualcuno. Un’intimità distinta dall’Eros, indicante, invece, una passione travolgente e delirante per il desiderio verso un oggetto. Un bellissimo sostantivo creatosi a partire dalla parola greca Philia è Philema: bacio, emblema del contatto di scambio come legame.

L’uomo greco era attaccato alla concretezza del gesto e della parola che lo accompagnava, considerato un tutt’uno col suo significato. Prima ancora di Platone, fu Eraclito, nella sua riflessione filosofica sulla diversità degli elementi, a porre l’accento proprio a questa appartenenza. Secondo quest’ultimo l’identità nasce quando a toccarsi sono gli opposti, un bacio (Philema) fatale, che fa nascere una reciprocità unica ed un coinvolgimento acceso: il «fuoco». Per loro natura i diversi devono coesistere e donarsi l’un l’altro.

La grandezza della Philia, secondo Eraclito, sta nel suo riuscire a mantenere i diversi insieme, nei suoi frammenti scrive che la forza della appartenenza porta all’unità, alla parità, pur mantenendo la differenza. Non importa l’oggetto in relazione, se uomo, donna, bambino, omosessuale, animale, pietra, vegetale o astro. L’appartenenza che la Philia crea nel contatto non rende le persone uguali ad altre, ma permette la coappartenenza, facendo nascere il sentimento del dono reciproco.

La società oggi affronta un tempo di distacco sociale, e per questo occorre tornare a comprendere il valore filosofico della Philia come contatto, come unione. Non dimenticando che la vicinanza degli elementi, nel loro toccarsi è l’origine delle cose, secondo il detto eracliteo. Il dono della complicità e della collaborazione sta nel legame che si instaura fra chi dà e chi riceve in modo equilibrato. Il valore originario dell’amore che nasce dalla Philia è l’essenza dell’altruismo e della parità, un rapporto di reciprocità tra diversi, che si compie come un semplice bacio. Creatosi quello spazio comune dove il contatto in quanto Philia viene accettato, può compiersi il rito del dono. Gli Artisti sono invitati a sviluppare l’argomento.

Domanda di ammissione

La candidatura dovrà avvenire via e-mail all’indirizzo polyart2021@libero.it entro il 30 settembre 2023. Si dovrà allegare: 3 foto delle opere, modulo di partecipazione allegato al presente bando compilato e firmato, liberatoria firmata allegata al presente bando.

Selezione

Saranno selezionati artisti nelle sezioni di pittura, fotografia, illustrazione e digital art. I parametri valutativi riguardano l’appartenenza al tema, ricerca artistica e originalità nell’utilizzo dei linguaggi. Ogni artista potrà presentare 3 opere purché siano legate al tema. La selezione è aperta ai soli artisti maggiorenni. Le opere non dovranno superare le dimensioni di 80×100.

Ogni partecipante avrà cura di far giungere a destinazione le opere e prevederne il rientro. Le opere selezionate dovranno pervenire alla sede espositiva entro il 10 ottobre 2023. Tutti i dettagli saranno forniti in seguito a selezione avvenuta.

Location e costi

Dal 14 0ttobre al 4 novembre 2023 con inaugurazione sabato 14 ottobre alle ore 18. La mostra si terrà presso lo spazio espositivo POLYART a None (TO). La quota di partecipazione, a copertura dei costi di servizio di spazi espositivo, curatela, grafica, merchandising e rassegna stampa è di € 50 per i non associati. Mentre per i soci la quota è di € 30. Si dovrà versare solo all’atto dell’avvenuta selezione.

Miriam Milani

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