Casa della Comunità di La Loggia, firmato l’accordo

Sorgerà nello stabile di via IV novembre dove operano un gruppo per cure primarie ed uno sportello socio sanitario. Sarà pronto per giugno 2026

La casa di Comunità di La Loggia sorgerà nello stabile di via IV novembre, il fabbricato è già in parte in uso all’Asl To5. Si sviluppa ad “L” su un piano interrato destinato in parte ad autorimessa, depositi e locale caldaia, e su un piano terra di circa 450 mq dove sono presenti i servizi sanitari. Vi opera un gruppo per cure primarie ed uno sportello sociosanitario.

Il progetto

L’intervento prevede la sopraelevazione di una delle due maniche (quella di maggiore estensione) per rispettare gli standard di superficie e di locali previsti nella Casa della Comunità con la realizzazione di un montalettighe. Gli spazi a disposizione saranno così aumentati di 300 mq, per avere un totale di 750 mq su due piani fuori terra.

I lavori di ristrutturazione saranno realizzati secondo le indicazioni del PNRR Missione 6 M6C1 1.1 Case della Comunità e presa in carico della persona oltre che la “Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente per quanto applicabile alla tipologia di intervento. Prevedono la realizzazione al piano terreno di uno spazio accoglienza, punto prenotazioni prelievi, ambulatori (mq 450 circa), al piano primo ambulatori, spogliatoio, depositi, ecc. (mq 300 circa).

Il progetto si inserisce in un quadro complessivo di ridisegno delle strutture socio sanitarie dell’Asl TO5 nell’ambito della “Medicina del territorio” che, relativamente alle Case della Comunità, ne prevede 3 di nuova realizzazione e 4 di ristrutturazione.

«Nell’ottica di rafforzare la medicina territoriale – afferma il Direttore generale Angelo Pescarmona – garantendo la gestione delle cronicità, la continuità assistenziale e l’integrazione ospedale – territorio, si vuole dare un contributo all’organizzazione sanitaria dei vari livelli anche nell’ambito dei sistemi informativi alla base del processo di integrazione che ne è caratteristica fondamentale e mette in luce il rispetto del principio di non arrecare danno all’ambiente che, ovviamente, meglio si concretizza negli interventi di recupero/riutilizzo del patrimonio edilizio esistente».

L’importo dei lavori previsto è di circa 800.000 euro, con un quadro economico complessivo che ricomprende le spese tecniche, IVA ed arredi determina un costo complessivo di circa 1.230.000 euro.

La conclusione dei lavori e l’attivazione delle Case di Comunità  dovrà avvenire entro giugno 2026.

redazione

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