Semplificazione edilizia e risparmio dei suoli, possibile trasferimento cubature

Una norma per ridurre il consumo dei suoli in Piemonte e preservare da nuova edificazione terreni ancora intatti e spesso a preziosa destinazione agricola. È l’importante emendamento che il consigliere regionale del Piemonte Davide Nicco ha proposto alla bozza della nuova legge regionale sulla semplificazione edilizia (Proposta di legge n. 125), e che è stato approvato il 2 febbraio scorso dalla II Commissione – Urbanistica del Consiglio regionale del Piemonte.

«Chiunque in Piemonte abbia in progetto nuove edificazioni su terreni ancora non costruiti – spiega Davide Nicco – d’ora in poi sarà messo in condizione di poter spostare e riutilizzare interamente e a costo zero la cubatura prevista su altre aree già edificate e nella propria disponibilità, oppure trasferendone i diritti. Questo per favorire la cosiddetta “decostruzione”, ossia il minore utilizzo di nuove aree edificabili pur previste dai singoli piani regolatori comunali, e diminuire il consumo dei suoli, fondamentale per la conservazione dell’ambiente e la tutela del paesaggio e dell’agricoltura nella nostra regione».

Particolare rivoluzionario: i Comuni del Piemonte potranno applicare questa norma in automatico, in deroga ai vigenti piani regolatori e senza l’aggravio di costi che, oggi, qualunque variazione comporta per le amministrazioni locali.

L’adozione della nuova norma, spiega Davide Nicco, è una svolta epocale nel rapporto fra sviluppo sostenibile e territorio: «È una norma che ho scritto assieme a tanti amministratori locali, con i quali ho condiviso il problema in molti momenti di confronto e che io stesso ho vissuto con convinzione nella mia esperienza di sindaco. Ora la proposta di legge andrà all’approvazione dell’Aula di Palazzo Lascaris. Confido che l’assemblea offra il proprio sostegno trasversale a un provvedimento che rivoluziona non solo nei principii ma anche nelle semplificazioni burocratiche le politiche per la salvaguardia del nostro territorio e della nostra agricoltura».

redazione

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