Ingegneria ambientale, a Villastellone un caso-studio di trattamento rifiuti

Davide Nicco: «Passare al più presto all’economia circolare, da rifiuto a materia prima»

Il Simposio Internazionale di Ingegneria Sanitaria e Ambientale (Sidisa) che riunisce i massimi esperti di ingegneria ambientale e mette a confronto le buone pratiche più avanzate nel settore del riutilizzo dei rifiuti e nella loro trasformazione in nuove materie prime si tiene a Torino fino a domani, 2 luglio.

Ingegneria ambientale, il caso di studio di Villastellone

Nella sessione di questa mattina, che si è svolta a Villastellone dove ha sede l’impianto polifunzionale trattamento rifiuti Azzurra (Gruppo Marazzato), è stato analizzato un caso di studio: ricavare manufatti dai fanghi dei bacini idroelettrici di montagna o manti stradali dai rifiuti di verniciatura. L’impianto di Villastellone è pilota nel trattamento dei rifiuti speciali e nella loro reimmissione nel circuito produttivo come materie prime, in prima linea sia a livello di ricerca sia di creazione di reti fra aziende dei vari anelli della catena di reimpiego.

Al convegno è intervenuto il consigliere regionale Davide Nicco (Fratelli d’Italia), che ha sottolineato come passare al più presto a un’economia circolare non sia una scelta di parte ma una necessità urgente che dev’essere condivisa e supportata da tutti: politica e istituzioni in testa.

«Per uno stile di vita più sostenibile – ha detto Nicco – bisogna cambiare l’attuale sistema economico basato sul concetto lineare del produciconsumagetta via, che sarà sempre meno sostenibile. Per questo occorre sostenere il passaggio a un’economia circolare, in grado di reintegrare al proprio interno le risorse materiali ed energetiche già utilizzate, così da eliminare il concetto di rifiuto per sostituirlo con termini quali recupero, riciclo, condivisione. In questo modo i consumatori possono disporre di prodotti più durevoli, versatili e innovativi, capaci di ridurre inquinamento ambientale e spreco delle risorse, fornire risparmi e migliorare la qualità di vita. Come ci ricorda anche Papa Francesco, le risorse della Terra non sono infinite. In pratica dobbiamo tornare ad avere prodotti durevoli nel tempo in modo da creare un’economia realmente ecosostenibile».

redazione

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