Gianmaria Bosco, sindaco di Polonghera, candidato alle Regionali con Forza Italia

Gianmaria Bosco, 69 anni, primo cittadino di Polonghera, è uno dei volti di Forza Italia candidato per il prossimo Consiglio regionale e sostiene la riconferma a presidente di Alberto Cirio.

Imprenditore, amministratore locale e nonno, dopo un’esperienza da sindaco intende portare nel palazzo del Lingotto, dove si prendono le principali decisioni sul futuro del Piemonte, le istanze dei piccoli Comuni.

L’impegno civile a Polonghera

Alla lunga militanza nel partito del governatore albese, ha affiancato nel tempo un impegno civile e associazionistico nel suo paese, che lo ha visto fondare e presiedere per 15 anni la Pro loco e guidare per due mandati l’Asilo Oasi dei Bimbi. E’ stato direttore sportivo della società calcistica di Polonghera (negli anni della storica promozione) e presidente dell’associazione Santuario, che cura il bene di interesse storico e religioso di proprietà del Comune. Esperienze maturate, prima di avviare tutta la trafila, computa passo passo, in ambito amministrativo: prima consigliere, poi assessore e infine la recente avventura con la fascia tricolore.

L’attività imprenditoriale di Bosco

Intanto con la sua attività imprenditoriale si occupava di automazione industriale e robotica, operando in tutta Europa. Da 15 anni, poi, ha avviato un’attività nell’ambito elettromedicale, che fornisce assistenza in tutti gli ospedali d’Italia e all’estero: un percorso che lo ha portato ad approfondire in questi anni temi della sanità e le applicazioni delle nuove tecnologie in ambito di salute.

I sindaci di Octavia con il presidente Cirio per la presentazione della candidatura di Bosco

Bosco presenta così la sua candidatura al Consiglio Regionale: «Nella recente esperienza da amministratore locale ho avuto modo di scoprire quante difficoltà incontrano i sindaci per raggiungere le grandi istituzioni. In tal senso, in questi anni è nata l’esperienza di Octavia, associazione che raggruppa 17 piccole realtà comunali di quelle che abbiamo ribattezzato le “Terre di Mezzo”: uniti, abbiamo dato vita a un’entità che ha certamente oggi più peso e rappresentanza ed è in grado di sviluppare progetti coordinati, su svariati fronti d’azione, dal turismo alla promozione dello sport, dagli eventi alla riscoperta delle tradizioni. Forte di queste esperienze, e con le sensibilità di imprenditore e di nonno, ho deciso di candidarmi al Consiglio Regionale per portare in prima linea le esigenze dei “piccoli”: che siano territori marginali o famiglie alle prese con la difficile routine quotidiana, imprese o associazioni degne di attenzione e riguardo, il mio primo obiettivo è ascoltare e raccogliere la loro voce e impegnarmi per offrire azioni concrete».

redazione

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