4 maggio 2020, cosa possiamo fare da oggi. Siamo nella Fase 2

Coronavirus, siamo entrati nella Fase 2, quella di convivenza con il virus. Ecco le disposizioni nazionali e regionali in vigore da oggi

Siamo entrati nella Fase 2 dell’emergenza sanitaria, ovvero quella di convivenza con il coronavirus, Sono quindi leggermente cambiante le norme che regolavano il nostro comportamento fino al 3 maggio.

Quando si può uscire

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 stabilisce che, dal 4 maggio, possiamo spostarci per visitare i congiunti che vivono nella stessa regione. Dobbiamo comunque indossare mascherine e rispettare il distanziamento sociale per evitare contagi. Congiunti sono da considerarsi i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).

In ogni caso, anche nella Fase 2 si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità (il decreto include in tale ipotesi quella di visita ai congiunti), o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto.

Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia. Anche per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, o per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti.

Possono riaprire parchi e giardini pubblici nel rispetto delle prescrizioni sanitarie ed evitando gli assembramenti. Si può tornare a fare attività motoria e sportiva in modo individuale, a meno che non si tratti di persone conviventi, anche distanti da casa. L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l’attività di vendita. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale.

Si possono svolgere i funerali con un massimo di 15 persone presenti, indossando mascherine.

Le disposizioni in vigore in Piemonte nella Fase 2

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha indicato nel decreto n. 50 del 2 maggio le disposizioni che dobbiamo seguire nella nostra regione. Il decreto è in vigore fino al 17 maggio.

Innanzitutto le persone con febbre e temperatura corporea superiore a 37,5° o con sintomi compatibili con infezione da Covid-19 devono rimanere al proprio domicilio e limitare al massimo i rapporti sociali. E devono contattare il proprio medico curante. I sintomi sono tosse, difficoltà respiratorie, riduzione dell’olfatto o del gusto, diarrea, mal di gola o raffreddore.

I dispositivi di protezione individuali da utilizzare

In tutto il Piemonte è obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto. E’ da indossare anche in tutte le occasioni in cui non è possibile garantire continuamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Sono esclusi i bambini al di sotto dei 6 anni e le persone con disabilità che non consentono l’uso continuativo di mascherine.

Le strutture sanitarie hanno l’obbligo del monitoraggio clinico degli operatori sanitari con rilevazione della temperatura corporea prima del turno di lavoro. I visitatori non possono accedere alle strutture pubbliche, private o convenzionata con il SSN e nelle strutture socioassistenziali (es. RSA).

Chi può lavorare

Possono aprire esclusivamente le attività commerciali indicate nel DPCM del 26.04.2020 e l’ingresso è limitato ad un solo componente del nucleo familiare. Gli addetti alla vendita hanno l’obbligo di indossare mascherine e guanti monouso. Restano consentite le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici nel rispetto delle norme igienico sanitarie. Nei mercati devono essere garantite specifiche modalità di accesso scaglionato per evitare assembramenti.

Vige ancora il blocco delle slot machine e di monitor e televisori per impedire la permanenza degli avventori nei locali per motivi di gioco.

È consentito l’allenamento e l’addestramento di cavalli, in maniera individuale da parte di proprietari o affidatari degli animali. Si può fare presso maneggi autorizzati di superficie minima di mq 500, per non più di 120 minuti.

È consentita l’attività di toelettatura degli animali da compagnia, su appuntamento, garantendo il distanziamento sociale.

Con il decreto n. 49 del 30 aprile 2020 il presidente Cirio aveva già autorizzato in Piemonte, ma non a Torino, l’attività di ristorazione da asporto dalle ore 06 alle ore 21.

Colf e badanti possono continuare a prestare servizio, a prescindere dalla convivenza.

Le seconde case

Sul territorio piemontese è garantito lo spostamento individuale per raggiungere le seconde case in affitto o di proprietà solo per attività di manutenzione e riparazione. È obbligatorio il rientro in giornata presso l’abitazione abituale.

È consentito, anche al di fuori del comune di residenza, l’attività lavorativa su superfici agricole (orto) o forestali. Sono consentite le produzioni per autoconsumo, compreso il taglio della legna da ardere. È necessario attestare con l’autodichiarazione il possesso della superficie agricola e l’indicazione del percorso più breve per raggiungerla.

Le attività industriali

Il decreto DPCM del 26 aprile 2020 aveva già stabilito che possono riprendere l’attività le diverse attività produttive industriali con la ripartenza del settore manifatturiero e delle costruzioni. Riparte anche il commercio all’ingrosso delle relative filiere. Necessario rispettare le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro.

redazione

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