Questa sera il premier Giuseppe Conte ha presentato il DPCM che regola le riaperture previste da lunedì 18 maggio per entrare nel vivo della Fase 2. Sono quindi seguite le disposizioni della Regione Piemonte che, nel rispetto di quanto indicato dal Governo, posticipano di qualche giorno le aperture di bar e ristoranti.
Con una ordinanze del presidente della Regione Piemonte, sempre questa sera è stato ufficializzato il momento della Fase 2 nella nostra regione. Ecco cosa cambierà dal lunedì 18 maggio.
Qeyste le riaperture: tutti i negozi al dettaglio, i saloni per parrucchieri, i centri estetici, gli studi di tatuaggio e piercing e tutti i servizi per gli animali. Oltre alle toelettature già attive potranno riprendere l’attività i dog sitter, le pensioni e l’addestramento. Sempre da lunedì riapriranno anche tutte le altre strutture ricettive al momento ancora chiuse e i musei.
Dal 18 maggio saranno consentiti anche tutti gli sport all’aria aperta in forma individuale o in coppia con il proprio istruttore. Ovviamente sempre nel rispetto delle distanze e delle relative disposizioni di sicurezza.
Dal 20 maggio torneranno invece operativi nei mercati anche i banchi extralimentari. Lo slittamento di qualche giorno è utile per consentire i tempi di adeguamento alle nuove linee guida per la sicurezza. I Comuni possono così tracciare i nuovi spazi sulle aree mercatali.
I bar e i ristoranti e le altre attività di somministrazione alimenti riapriranno in Piemonte dal 23 maggio. Una data posticipata rispetto a quella nazionale per contemperare le esigenze di cautela con quella di consentire alle attività di ristorazione l’adeguamento alle linee guida definite insieme al governo per la riapertura in sicurezza.
Cirio: il Piemonte vuole aprire tutto, ma vuole aprire per sempre
“Abbiamo ottenuto un grande risultato2. Lo hanno sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio. “Era importante aprire e farlo in sicurezza, ma rendendo anche sostenibile la ripartenza con regole attuabili e che non uccidessero le nostre attività. Ci abbiamo lavorato con le altre Regioni in tutti questi giorni ed oggi abbiamo linee guida con cui possiamo guardare positivamente al futuro perché il Piemonte vuole aprire tutto, ma vuole aprire per sempre”.