Aggiornamento alle 15.30 del 17 aprile
Sulla Provinciale 149 è stato chiuso per precauzione il ponte sul Po a Pancalieri al km 3+500.
Chiusa anche la Strada Provinciale 174 a Rivalta, dal km 0+500 al km 2 per allagamenti.
È stata riaperta con sorveglianza assicurata dalla Protezione Civile comunale la Provinciale 160 a Buriasco tra il km 0 e il km 3+800, precedentemente chiusa per allagamenti causati dall’esondazione del torrente Lemina.
Gli interventi della Protezione Civile ieri notte
Situazione molto critica nella notte a frazione Balbo di Osasio e Carignano, per il maltempo. La Protezione Civile di Osasio e Carignano è intervenuta, per la pulitura della galera Aitana a frazione Balbo dove davanti alle paratoie e al ponte con mezzi precettati dal Comune di Carignano Castagno Osasio. L’operazione è terminata circa all’1.30.
«Grazie al lavoro instancabile per tutta la notte», ha commentato il sindaco di Osasio Silvio Cerutti, nella notte «è stata scongiurata la fuoriuscita del fiume Lemina, infrazione Balbo». Nelle prossime ore è prevista allerta arancione altre piogge per tutta la giornata di oggi, giovedì 17 aprile. Continui saranno quindi i monitoraggio della Protezione Civile e i lavori di pulitura.
La situazione delle strade nel pinerolese
Nel Pinerolese le chiusure ieri sera hanno interessato le seguenti arterie di competenza della Città metropolitana di Torino:
- Strada Provinciale 167 a San Pietro Val Lemina dal km 4+400 al km 6+500 per una frana al km 3+800 e per allagamenti in diversi tratti della carreggiata
- Strada Provinciale 165 a San Secondo di Pinerolo al km 4+300, per un frana da monte
- Strada Provinciale 158 a Bricherasio per allagamento tra il km 8 e il km 10+542
- guado sul Pellice a Cavour lungo la Provinciale 152 tra il km 6+100 e il km 6+300 in via precauzionale
- Provinciale 160 a Buriasco tra il km 0 e il km 3+800, per allagamenti causati dall’esondazione del torrente Lemina.
La Strada Provinciale 165 di Prarostino è stata chiusa nel tardo pomeriggio di ieri al km 4+300, nel territorio del Comune di San Secondo di Pinerolo, poiché la carreggiata è ostruita da fango, detriti e vegetazione provenienti dal versante sovrastante. Sul posto è intervenuto il personale dell’Unità Operativa di Pinerolo della Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana di Torino per verificare l’entità del dissesto e posizionare la segnaletica che indica l’interruzione della strada.
Sono stati effettuati e sono tuttora in corso questa mattina interventi del personale delle Direzioni Viabilità 1 e 2 della Città metropolitana di Torino per controllare la percorribilità in sicurezza delle strade provinciali, posizionare le segnaletica che indica le interruzioni e i sensi unici alternati ed effettuare rappezzature di emergenza laddove, su strade con elevati volumi di traffico come la circonvallazione di Pinerolo della Provinciale 23 tra il km32 e il km 36, si sono formate buche pericolose nel pomeriggio di ieri e nella notte.
Coldiretti: esondano i fiumi del Torinese, già perso un migliaio di ettari di coltivazioni e primi danni per oltre 2 milioni
Le esondazioni in corso stanno colpendo soprattutto le coltivazioni del Canavese, il Ciriacese, la Bassa Valle di Susa, la val Sangone e il Pinerolese. Al momento, secondo le stime di Coldiretti, risultano circa un migliaio di ettari di coltivazioni andate perse in tutto il Torinese.
La Dora Baltea è esondata allagando, secondo una prima stima, oltre 500 ettari di campi appena seminati a mais. Gli agricoltori riferiscono anche di stalle evacuate per l’arrivo della piena di Dora Baltea e Chiusella a Strambino. La sommersione sotto 3 metri di acqua sta portando anche u na grande quantità di sedimento: fanghiglia che coprirà i campi per molti giorni anche quando le acque si saranno ritirate. I territori più colpiti risultano, al momento, nei comuni di Strambino, Vestignè, Vische, Fiorano, Pavone e in generale tutta la piana del nodo idraulico di Ivrea.
Esondato anche il Malone che non si sta limitando ad allagare i campi ma li sta erodendo portando via la terra e i semi appena sotterrati.
Esondazioni anche lungo l’asta dell’Orco e i suoi affluenti come la Malesina e lungo il basso corso della Dora Riparia dove risultano sommersi i campi della piana agricola tra Caselette e Alpignano. Altri campi allagati si registrano a Caselette e Druento.
Nel Pinerolese esondato il Lemina che ha invaso i campi seminati a mais.
«È ancora presto per fare delle stime dei danni – precisa il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Ma da una prima stima, in difetto, possiamo ipotizzare oltre 2 milioni di euro solo di coltivazioni andate perse. Tenendo conto dei costi delle risemine, del ripristino dei terreni, delle nuove lavorazioni dei campi, delle nuove fertilizzazioni e anche del ripristino della viabilità interpoderale i danni potrebbero triplicare. Il problema è che i campi erano stati appena seminati a mais, mentre stavano crescendo grano e orzo. Dove il seme è appena stato posato la terra è soffice e viene dilavata facilmente e dove l’acqua ristagna i semi marciscono. Sulle coltivazioni in crescita, le radici delle piante ancora giovani vengono asfissiate dalla permanenza dell’acqua e i fusti sommersi dalla fanghiglia. Inoltre le piene stanno erodendo i terreni, stanno facendo franare versanti e portano via le stradine dei campi. Un altro grave danno è causato dall’allettamento delle giovani piante che appesantite dall’acqua e piegate dal vento in buona parte porteranno marciumi».
I quantitativi pluviometrici
Nelle ultime ore si sono registrate piogge localmente molto forti che hanno interessato principalmente il Verbano, l’alto Vercellese, il Biellese e il Torinese. I quantitativi pluviometrici maggiori sono stati osservati nelle stazioni di Domodossola (VB) con 105 mm, Larecchio (VB) con 96 mm, Boccioleto (VC) con 80mm, Camparient (BI) con 76 mm, Ala di Stura (TO) con 72 mm, Piano Audi (TO) con 110 mm, Niquidetto (TO) con 100 mm, Varisella (TO) con 91 mm e Balme (TO) con 90 mm. Le intense precipitazioni hanno determinato l’innalzamento del Toce e del Sesia.
I livelli del fiume Po sono in crescita e a San Sebastiano (TO) ha superato il livello di pericolo. Livello superato anche dai torrenti Malone a Front Canavese e Brandizzo, Orco a Castellamonte e San Benigno Canavese, Soana a Pont Canavese, Cervo a Quinto Vercellese.