Vino biologico, biodiversità in vigna e finanza etica

L’evento di successo è stato organizzato da BCC e Legambiente Carmagnola

Vino biologico, finanza etica, biodiversità in vigna e degustazione di sei differenti vini. Questo è il riassunto dell’evento di successo organizzato da Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura e Legambiente il Platano il 4 dicembre scorso. Ad aprire i lavori e ospitare gli oltre 80 partecipanti nella sala conferenze della banca il presidente della BCC Alberto Osenda e il presidente Legambiente il Platano Giorgio Prino. Dopo un saluto di Alberto Osenda, Giorgio Prino ha elencato i successi raggiunti dall’associazione nel 2018 e le innumerevoli iniziative promosse da Legambiente a Carmagnola. E’ intervenuto anche Mauro Benedetti, responsabile Private della BCC. Ha parlato dell’importanza di investire in fondi etici, sostenibili e responsabili. Il dibattito si è poi spostato sull’importanza dell’agricoltura nel territorio piemontese. Il dott. Enrico Caprio, professore del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia di Sistemi, ha raccontato dei recenti studi e delle differenze della biodiversità nelle vigne tradizionali e in quelle biologiche. A seguire il Dott. Ilario Manfredini, storico e sommelier AIS, ha moderato la serata e presentato le aziende vitivinicole selezionate.

Hanno partecipato tre aziende vinicole differenti per grandezza e tipologia. La prima proposta è stata raccontata dall’azienda Agricola Ilaria Salvetti di Caluso. Ha presentato il proprio metodo classico e il proprio passito, entrambi certificati biologici. Per il metodo classico le uve raccolte a mano vengono torchiate lentamente. La fermentazione, con lieviti autoctoni, avviene in vasche di acciaio inox. Invece per il passito, dopo la raccolta, le uve vengono disposte manualmente su stuoie di canne di bamboo sovrapposte su una struttura di legno, in solaio areato naturalmente. L’appassimento avviene in modo naturale ed ha una durata di circa 4 mesi.

Le aziende

La seconda azienda presentata, L’Autin di Barge, ha presentato il proprio passito da Malvasia Moscata, che ha ottenuto premi e riconoscimenti anche a livello internazionale. Ha raccontato la storia del proprio metodo classico, prodotto anche nella versione rosé, affinato per almeno 30 mesi nelle ex miniere di talco della Val Germanasca. Qui la temperatura costante di 10° in estate e in inverno, oltre alla totale mancanza di luce, garantiscono le condizioni ottimali per uno spumante d’eccellenza.

La terza azienda presentata, l’Azienda Agricola Gonella Vini, ha raccontato due esperienze di vini rossi classici astigiani: il Barbera e il Nebbiolo. La raccolta delle uve, nell’azienda Gonella, avviene manualmente in cassette aperte nei primi giorni di settembre, la fermentazione spontanea con macerazione e seguente affinamento, garantisce un vino naturale.

Hanno partecipato anche il Sindaco Ivana Gaveglio, il vicesindaco Vincenzo Inglese e l’Assessore Alessandro Cammarata.

“E’ stato un piacere poter ospitare un evento che ha riscosso un così grande successo – commenta Alberto Osenda – oltre all’amministrazione comunale erano presenti anche il presidente del Consorzio del Peperone, Domenico Tuninetti e il presidente della Soms, Luca Palermo. Il tema è attuale e le numerose domande pratiche rivolte ai relatori dimostrano l’attenzione riservata alle colture nel nostro territorio.”

In conclusione Mauro Giraudi, Direttore generale della banca “Il 2018 ha confermato la nostra vicinanza al territorio. Anche nel 2019 vogliamo rinnovare la nostra vicinanza agli agricoltori, ai professionisti, alle associazioni, alle famiglie, ai ragazzi e alle scuole del territorio. A dicembre abbiamo donato 250 euro a tutte le scuole dell’infanzia per acquistare materiale ludico didattico per i bambini e come augurio di buon Natale e felice anno nuovo”.

redazione

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