CARMAGNOLA – Lo Statuto Metropolitano è realtà. Il documento è stato approvato lo scorso 14 aprile dall’Assemblea dei Sindaci, riunitasi a Torino per la votazione e per deliberare la suddivisione del territorio in Zone Omogenee.
Prima di arrivare all’approvazione, lo Statuto Metropolitano è stato sottoposto a tutti i Sindaci che si sono consultati durante undici incontri nelle diverse aree territoriali della Città Metropolitana e nel documento finale sono stati inseriti gli emendamenti accolti. Due emendamenti approvati erano stati presentati anche dal Comune di Carmagnola nella persona del sindaco Silvia Testa sui temi dell’acqua pubblica e dello stop al consumo di suolo.
Lo Statuto definisce i principi ispiratori, gli obiettivi strategici e le regole di funzionamento della nuova istituzione metropolitana. Regola procedure e modalità per l’adozione – con il voto vincolante dei Sindaci – degli atti fondamentali dell’Ente, quali il Piano strategico triennale, il Piano territoriale generale e il Bilancio.
«È molto importante – ha dichiarato il Sindaco metropolitano Piero Fassino al termine della Conferenza – che lo Statuto sia stato adottato a larghissima maggioranza, con il voto favorevole del 90% dei Comuni presenti, a conferma del buon lavoro di elaborazione collettiva realizzato in questi mesi e della volontà di tutti i Sindaci di lavorare insieme per il miglior successo della Città metropolitana. Adesso si tratta di mettersi subito al lavoro per far decollare la nuova istituzione e corrispondere alle aspettative dei cittadini».
Ha commentato Silvia Testa: «L’approvazione dello Statuto Metropolitano rappresenta un punto di partenza per iniziare a lavorare con l’obiettivo di creare nuove sinergie sul territorio e valorizzare i rapporti già consolidati tra i Comuni dell’area metropolitana».