Rivoluzionario allenamento al Carmatennis

 

CARMAGNOLA – Gli occhi vedono, il cervello codifica, il corpo si muove. Questo l’assioma alla base dell’innovativo SVTA (Science Vision Training Academy), il metodo di allenamento brevettato e applicato da Andrea Cagno, optometrista posturale e Massimiliano Rinaudo, istruttore nazionale di tennis e allenatore al Carmatennis di Carmagnola.

Banca di Cherasco, da sempre sensibile e vicina al territorio, non poteva far mancare il proprio sostegno a chi mette in gioco impegno e passione per formare gli atleti futuri.

La metodologia SVTA, che si fonda su diversi studi sulla dislessia, lavora non solo sulle abilità visive, sulla fissazione, sull’attenzione, ma interviene sul collegamento tra quello che l’occhio vede e la rapidità con cui il cervello elabora quello stimolo visivo. «Il metodo SVTA – spiega Rinaudo – rappresenta la più importante innovazione nei metodi di allenamento degli ultimi anni, come dichiarato anche da Paul Dorochenko. La sua fruibilità permette agli allenatori, preparatori atletici, fisioterapisti, insegnanti di educazione fisica, di inserirlo nei protocolli di lavoro, aggiungendo stimoli neuromotori importanti per la sfera visuo-cognitiva».

Il lavoro dei due italiani ha, infatti, già suscitato l’interesse del mondo dello sport.

Il sostegno di Banca di Cherasco al Carmatennis sottolinea la grande attenzione che, da sempre, la Banca rivolge verso le iniziative sportive e culturali capaci con il loro prestigio di dar visibilità al territorio.

Massimiliano Rinaudo racconta la collaborazione tra l’Istituto di credito e il Carmatennis: «Banca di Cherasco ha sposato tre anni fa il mio progetto per lo sviluppo di un percorso agonistico di alto livello con due giovani promettenti. Oggi questi giovani stanno appieno ripagando le aspettative: Federica Sema, classe 1997, intraprenderà da gennaio una programmazione per l’inizio della carriera professionistica, mentre il giovane Matteo Berardi, classe 2000, nonostante il fisico non ancora allineato ai più forti pari età, si attesta comunque tra i primi dieci d’Italia. Il percorso intrapreso si è poi ampliato quando ho presentato loro questo nuovo progetto, in cui anch’essi hanno da subito riposto speranze ed aspettative, anche per il possibile impatto che può avere in campo sociale con il miglioramento delle abilità motorie di base all’interno delle scuole».

Entusiasta il direttore generale di Banca di Cherasco Giovanni Bottero dichiara: «Si è deciso di appoggiare questo progetto con un contratto triennale perché finalizzato alla valorizzazione di giovani talenti in un ambito, quello tennistico, che spesso vede ragazzi dalle buone potenzialità abbandonare la carriera per gli elevati costi da sostenere. Con il proprio contributo la Banca di Cherasco ha voluto da un lato alleggerire la spesa alle famiglie, dall’altro migliorare la qualità degli allenamenti: la nuova metodologia è il punto di partenza di questo progetto».

 

redazione

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