Raccolta oli esausti, firmato protocollo tra Regione e Conoe

Il presidente di Legambiente Piemonte, il carmagnolese Giorgio Prino, conferma che il protocollo è “tassello culturalmente importante nell’affermare la centralità della raccolta differenziata

La Regione Piemonte ha sottoscritto un protocollo con il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli esausti (Conoe) per avvivare su tutto il Piemonte una campagna di comunicazione sul recupero differenziato di questo materiale. «Fino ad oggi – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati è stata sottovalutata la possibilità di recuperare gli oli da cucina esausti domestici per farli diventare una risorsa come ad esempio il biodiesel che porterebbe un risparmio di 192 milioni sulle importazioni di petrolio a livello nazionale e 92 milioni sulla bolletta energetica».

L’accordo è stato siglato durante un evento virtuale presso il castello di Novara al quale hanno partecipato il sindaco Alessandro Canelli, i Presidenti di Legambiente Piemonte Giorgio Prino, del Conoe Tommaso Campanile e di ASSA Novara Yari Negri.

La raccolta di questo scarto destinato alla raffinazione da parte di aziende specializzate, in Piemonte oscilla da 283 tonnellate del 2013 a 444 del 2019, ma che secondo il Conoe potrebbero diventare 7.399 aggiungendo le utenze domestiche con una raccolta media di 1,7 litri pro capite all’anno.

Giorgio Prino: raccolta differenziata impedisce proliferare di impianti di incenerimento e discariche

«Ben venga qualsiasi intervento per incrementare la raccolta differenziata – ha osservato il presidente di Legambiente Piemonte, il carmagnolese Giorgio Prinola Regione Piemonte, nonostante alcune aree d’eccellenza quali il Consorzio Chierese e il Consorzio del Basso Novarese, è ancora in ritardo sugli obiettivi di legge fissati per il 2012 con alcune zone molto lontane dal 65%. Il protocollo firmato è un tassello culturalmente importante nell’affermare la centralità della raccolta differenziata che, è bene ricordarlo: garantisce il raggiungimento degli obiettivi di riciclo previsti dalla UE; quando fatta bene, soprattutto se in accoppiata con la tariffazione puntuale, è il sistema economicamente più vantaggioso, anche per i cittadini (come certificato dalla IC49 dell’AGCM); impedisce il prolificare di impianti di incenerimento e discariche, dannosi per ambiente, salute e per il Sistema Paese intero»

redazione

Next Post

Più facile cambiare medico di base. Da ottobre nuore regole e semplificazioni

Mer Giu 24 , 2020
A partire dal prossimo ottobre, il servizio di scelta o revoca del medico di base e del pediatra sarà potenziato, derogando ad alcuni vincoli previsti oggi nel fare domanda: ambito territoriale, di associazione o massimale pazienti a carico. È quanto annunciato dall’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi. “Il sistema online regionale […]
Medico-di-base

potrebbe interessarti