La scuola nonese secondaria di primo grado Ada Gobetti è stata nominata vincitrice al concorso sulla legalità e sull’orgoglio di combattere ogni forma di violenza, organizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e il Corpo di Polizia penitenziaria per l’anno scolastico 2024-2025. Un’iniziativa in memoria dell’agente scelto della polizia penitenziaria Giuseppe Montalto, ucciso pochi giorni del Natale del 1995 da due killer di Cosa Nostra in provincia di Trapani.
Il progetto scolastico nonese “Legalità in Corto“, ha coinvolto gli studenti insieme a docenti ed esperti nella creazione di cortometraggi originali per promuovere la cultura della legalità, mostrando sensibilità su tematiche come il bullismo, i danni ambientali, il rispetto delle diversità e la lotta contro le mafie, sviluppando competenze narrative, digitali e civiche, mentre si rifletteva attivamente sui valori democratici. Alla scuola Gobetti va quindi un contributo di 2.000 € da utilizzare per la copertura dei costi di realizzazione del progetto didattico.
Chiorino: «Promuovere tra i giovani il valore imprescindibile della legalità»
«Questo concorso rappresenta un pilastro fondamentale per promuovere tra i giovani il valore imprescindibile della legalità e il coraggio di contrastare ogni forma di violenza. I ragazzi hanno l’opportunità di approfondire il rispetto per la divisa, il contrasto alle mafie e la lotta per una società giusta» ha affermato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte.
Delmastro: «Importante battersi per la legalità»
«E’ fondamentale insegnare ai giovani quanto importante sia battersi per la legalità. Chi è caduto per mano della mafia non va mai dimenticato. Per farlo, raccontiamo le storie valorose di eroi come l’agente scelto della polizia penitenziaria Giuseppe Montalto. Nessuno si pieghi alla logica di chi vuole baciare l’anello al mafioso, investiamo piuttosto in quella cultura della legalità che è il primo argine contro la criminalità organizzata» sottolinea invece Andrea Delmastro, sottosegretario di Stato alla Giustizia.