Memorial Mauro e Simone a Ginestra e Rivetti

 

POLONGHERA

Il 14 luglio è stata la 2ª delle “5 Sere”, oggi denominata “Memorial Mauro e Simone 5° GP Ciclo Polonghera”.

Alla partenza delle 18,45, cielo completamente grigio, si lanciano 41 concorrenti lungo il breve circuito cittadino di 2,8 km da percorrere 15 volte.

Il più irrequieto di tutti è Guido Ragazzini, che già nella prima tornata lancia un attacco che lo porta a passare sulla linea del traguardo con 100 metri di vantaggio sul gruppo, tirato da Alparone, Panepinto e Grappeja.

La fuga di Ragazzini non decolla ma alle sue spalle si scatena la bagarre e a inseguirlo rimane solo Grappeja, sempre a 100 metri, mentre il gruppo allungatissimo, poco più indietro, è guidato da Mattiuzzi. Nella terza tornata il gruppo torna compatto e lo rimane per due giri, ma all’inizio del sesto scattano Gomba e Grappeja. Vediamo che dal gruppo escono anche Piacenza, Capellino e Ragazzini. Anche questa volta avviene il ricongiungimento, ma Grappeja attacca nuovamente e si porta solo al comando della corsa che, quando mancano 9 tornate al termine, lo vediamo transitare con 250 metri di vantaggio sugli inseguitori, guidati da Gaule, Piacenza, Alparone e Mattiuzzi.

Nel frattempo l’aria è sempre più fredda e il pubblico cerca di ripararsi come può. Per motivi di sicurezza smontiamo gli stendardi pubblicitari che, mossi dal vento a raffiche, rischiano di rovesciare le transenne.

Grappeja continua a girare da solo ma dietro si muovono Ragazzini e Ginestra, che in una tornata lo raggiungono.

Superiamo la metà gara con i tre battistrada, il cui vantaggio è di 20” sulla coppia Longo-Marletta e di 30” sul gruppo sempre più allungato, tirato da Gecchele, Piacenza e Canavoso.

Ormai la fuga è andata e a poco servono i tentativi solitari di Panepinto e Nigro di riportarsi sotto. Il vantaggio dei tre battistrada continua a salire e, quando mancano tre giri al termine, è di 38”, ma da dietro si staccano ancora Piacenza, Nigro e Capellino che riescono a guadagnare qualcosa sul gruppo, ma non sugli inseguitori.

Attendiamo l’arrivo dei fuggitivi. Vediamo scattare ai 200 metri il ligure Flavio Ginestra, con Ragazzini che cerca di rimontarlo alla sua sinistra, mentre Grappeja fa quel che può per non perdere terreno.

Ginestra resiste e Ragazzini deve accontentarsi della piazza d’onore, con Grappeja che va a completare il podio.

A 50”, Capellino regola in volata Piacenza e Nigro, mentre la volata del gruppo, a 1’ dal vincitore, è vinta di un soffio da Ostorero su Marletta (1°sgA). Seguono, Dana, Longo, Alparone, Gesmundo, Gaule, Albiero, Traversa (1°sgB), Galletto e Lorenzoni. Media del vincitore 41,910 km/h.

Non ci sono ritardatari e si può immediatamente ripartire con la seconda corsa, prima che inizi a piovere. Sono 30 i concorrenti sotto i 50 anni che si lanciano per scaldarsi nella via centrale di Polonghera.

Probabilmente il più infreddolito è Rivetti, che vediamo transitare solitario al primo passaggio, inseguito da tutto il gruppo allungato.

Ripreso Rivetti, è la volta di Desco e Luca Carlini che si portano al comando della corsa inseguiti da tutti gli altri.

Dopo due tornate i fuggitivi sono ripresi da Barra, Testai e Rivetti. Il gruppo sonnecchia ed è staccato di 350 metri.

Nel quinto giro si vanno ad aggiungere in testa alla corsa anche Ferracin e Alessandro Nervo.

A 35” troviamo Bosticco, Davide Carlini, Davi e Pacchiardo che molto lentamente rosicchiano secondi ai battistrada.

Rimasti in 7, e seguiti dagli altri quattro, i fuggitivi continuano la loro corsa inseguiti da un terzetto formato da Pennella, dell’Erba e Gagliardini, mentre dal gruppo escono anche Petruzzelli, Barbero e Finotto.

Quando mancano 5 giri, in testa alla corsa scatta Andrea Rivetti che, spinto dal vento nel rettilineo d’arrivo, transita a una velocità impressionante. Ma vanno forte anche gli inseguitori che, dopo un paio di chilometri, lo raggiungono. Rientrano anche i quattro immediati contrattaccanti, Bosticco, Davide Carlini, Davi e Pacchiardo e, nella pausa che segue, ripartono Barra e Luca Carlini.

Quando mancano quattro giri e Barra e Carlini sono stati ripresi, la situazione è la seguente: 11 fuggitivi; a 1’ Pennella, dell’Erba e Gagliardini e a 1’15”, Barbero, Finotto e Petruzzelli. Gli altri sono a 2’

Ora è Davide Carlini che attacca e passa al comando inseguito da Davi, Rivetti e Pacchiardo.

Sul percorso inizia a piovere e la temperatura si abbassa ulteriormente. Qualcuno prende la “via dello spogliatoio”. Tra questi anche uno dei battistrada, Alessandro Nervo che, visto che aveva già avuto un guaio fisico con il freddo improvviso, preferisce lasciare. La salute prima di tutto.

E arriviamo al suono della campana, con quattro corridori che sono riusciti a scappare dai compagni di fuga. Sono Luca e Davide Carlini, Ferracin e Barra. A soli 150 metri, Davi si accolla l’onere dell’inseguimento. A 1300 metri dal traguardo approfittando della superiorità numerica dell’Arredamenti Berutti, (tre su nove, perché Desco si è staccato), scatta ancora Davide Carlini e questa volta va.

Lo vediamo avvicinarsi in lontananza, anche se è quasi buio. Ormai è sicuro vincitore, gli inseguitori sono a oltre 100 metri. Arrivato nei 30 metri finali, com’è consuetudine per chi non vuole contenere la gioia di una così bella vittoria, l’alfiere della Berruti alza le braccia al cielo, ma un’improvvisa folata di vento gli fa girare il manubrio e lo butta a terra. Il pubblico urla per lo spavento. Carlini si rialza e corre verso il traguardo. Nel frattempo irrompe Andrea Rivetti, che era riuscito ad anticipare la volata degli altri, che si erano ancora ricompattati, e taglia il traguardo per primo, alla media di 42,140 km/h, soffiando senza volerlo allo sfortunato compagno di squadra, la vittoria nella gara.

Secondo è quindi Davide Carlini, che di un soffio anticipa lo sprint possente di Pacchiardo, che precede Barra, Ferracin, Luca Carlini, Davi e Bosticco. A 1’05” arrivano Testai, vittima di una scivolata senza conseguenze e Desco.

A 1’50” è la volta di Gagliardini, Dell’Erba e Pennella. A 2’, tocca a Barbero, Finotto e Petruzzelli, mentre a 3’, Di Stefano supera Tommaso Boccardo e quel che resta del gruppo. Per l’ASD Arredamenti Berruti è un bel successo: 1°, 2°, 6° e 11°.

Facciamo ritorno nell’ospitale Salone della Pro Loco “Mimmo Griffa” a scaldarci un po’, mentre quelli che hanno corso prima hanno già iniziato a mangiare al pasta party offerto dagli organizzatori.

In breve tempo è pronta la premiazione che Giuseppe Osella, dopo avere profferito, visibilmente commosso, alcune parole a ricordo di Mauro e Simone, i due corridori del Polonghera scomparsi lo scorso anno, porge a tutti i classificati. Si scattano le foto e riesce a sorridere anche lo sfortunatissimo Davide Carlini poi, anche noi e quelli della seconda corsa andiamo a mangiare.

Come sempre, quando si è in compagnia dei ciclisti, regna l’allegria, sentimento che ci portiamo fino a casa, dove, appreso purtroppo dei fatti di Nizza, si trasforma nella rabbia più intensa che si possa avere.

La Cinque Sere vede ora la comando Rivetti, Pacchiardo, Ferracin, Capellino, Longo e Traversa, rispettivamente nelle categorie junior, senior, veterani, gentleman, sgA e sgB. La prossima prova è martedì 19 luglio a Corneliano, con il 3° Trofeo del Roero – Inalpi, ma l’attività continua anche sabato 16 a Albaretto Torre con una bella cronoscalata e domenica 17 a Piobesi Torinese con il 2° Memorial Giorgio Grandis.

redazione

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