Crisi di Governo, Mattarella ha conferito l’incarico a Mario Draghi

3 febbraio 2021

Crisi di Governo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’incarico di formare un nuovo Governo al professor Mario Draghi: «Rispondo positivamente – ha confermato Draghi – all’appello del Presidente della Repubblica».

«Sono fiducioso che dal confronto emergerà unità e capacità di dare una risposta responsabile e positiva».

«Scioglierò la riserva – ha concluso Draghi – al termine delle consultazioni».

02 febbraio 2021

Crisi di Governo. Dopo il colloquio con il presidente della Camera incaricato Roberto Fico, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto sapere che il madato esplorativo ha dato esito negativo. Salta l’ipotesi del Conte Ter. Viene convocato Mario Draghi.

Con un comunicato davanti alle telecamere, dopo le ore 21 Mattarella ha ufficializzato la strada che vorrà seguire. Ha proposto due alternative: « Dare, immediatamente, vita a un nuovo Governo, adeguato a fronteggiare le gravi emergenze presenti: sanitaria, sociale, economica, finanziaria» oppure «quella di immediate elezioni anticipate».

Pur sottolineando l’importanza di elezioni anticipate quale «esercizio di democrazia», il Presidente ha puntato l’attenzione su «alcune circostanze che, oggi, devono far riflettere sulla opportunità di questa soluzione».

Ecco i punti chiave che ha indicato Mattarella

«Sotto il profilo sanitario, i prossimi mesi saranno quelli in cui si può sconfiggere il virus oppure rischiare di esserne travolti. Questo richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni per adottare i provvedimenti via via necessari e non un governo con attività ridotta al minimo, come è inevitabile in campagna elettorale. Lo stesso vale per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazione, da condurre in stretto coordinamento tra lo Stato e le Regioni.

Sul versante sociale – tra l’altro – a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti di tutela sociale adeguati e tempestivi, molto difficili da assumere da parte di un Governo senza pienezza di funzioni, in piena campagna elettorale.

Entro il mese di aprile va presentato alla Commissione Europea il piano per l’utilizzo dei grandi fondi europei; ed è fortemente auspicabile che questo avvenga prima di quella data di scadenza, perché quegli indispensabili finanziamenti vengano impegnati presto. E prima si presenta il piano, più tempo si ha per il confronto con la Commissione. Questa ha due mesi di tempo per discutere il piano con il nostro Governo; con un mese ulteriore per il Consiglio Europeo per approvarlo. Occorrerà, quindi, successivamente, provvedere tempestivamente al loro utilizzo per non rischiare di perderli. Un governo ad attività ridotta non sarebbe in grado di farlo. Per qualche aspetto neppure potrebbe. E non possiamo permetterci di mancare questa occasione fondamentale per il nostro futuro».

I tempi richiesti da elezioni anticipate

In caso di elezioni, i tempi sarebbero lunghi prima che nuovo Governo possa cominciare effettivamente a lavorare nel pieno delle sue possibilità: «Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza di funzioni per mesi cruciali, decisivi, per la lotta alla pandemia, per utilizzare i finanziamenti europei e per far fronte ai gravi problemi sociali».

La convocazione di Mario Draghi

Per questo, una successiva comunicazione ha avvisato che oggi, 3 febbraio 2021, il Presidente Sergio Mattarella riceverà al Quirinale alle ore 12 il professor Mario Draghi.

redazione

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