Via libera per la circonvallazione del centro abitato di Villastellone

La Giunta regionale del Piemonte si impegna a realizzare – contestualmente al nuovo ospedale dell’Asl To5 che sorgerà a Cambiano – la Circonvallazione al centro abitato di Villastellone: un’opera prioritaria e indispensabile a supporto della nuova struttura sanitaria, e per questo già inserita tra quelle finanziate con i fondi del Pnrr. Lo ha deciso oggi il Consiglio regionale approvando in Aula l’ordine del giorno presentato dal consigliere Davide Nicco. Il documento ha già ricevuto il sostegno di due mozioni da parte dei Consigli comunali di Villastellone, che l’ha già votata nella seduta del 30 marzo scorso, e di Santena che lo farà nella prossima convocazione.

La necessità di adeguare la viabilità di accesso al nuovo ospedale per l’area del Carmagnolese era stata segnalata dalla stessa relazione della Commissione tecnica che aveva indicato il sito di Cambiano come quello più idoneo fra quelli proposti per il nuovo nosocomio.

Spiega Nicco: «Già lo scorso 20 marzo l’assessore Luigi Icardi aveva anticipato in Commissione Sanità il parere favorevole della Giunta a realizzare quest’opera, fondamentale per favorire l’accesso rapido e sicuro alla nuova struttura da parte degli utenti e dei mezzi di emergenza sanitaria provenienti dal Carmagnolese e dal Carignanese. Il voto odierno dell’Assemblea ha ufficializzato e reso certa la realizzazione di un’opera strategica al servizio di una grande struttura attesa da quarant’anni come l’Ospedale dell’Asl To5, che deve per questo poter contare su una visione progettuale di lungo periodo come quella della viabilità d’accesso e di supporto».

«La nuova circonvallazione – illustra il consigliere regionale  Davide Nicco (FdI) – avrà una lunghezza prevista di 2.470 metri e permetterà il transito diretto dalla SS393 alla SP122 e quindi alla circonvallazione di Santena, che a sua volta terminerà nei pressi del costruendo nosocomio dell’Asl To5. Saranno così considerevolmente abbreviati i tempi e reso più sicuro il percorso ai cittadini e ai mezzi provenienti dall’area di Carmagnola, evitando l’attraversamento del centro storico di Villastellone che comporterebbe gravi ripercussioni in termini di sostenibilità ambientale e inquinamento, di sicurezza stradale e tempi di percorrenza».

Nuova viabilità per l’ospedale di Cambiano

«L’opera – spiega l’assessore regionale Maurizio Marrone – permetterà agli utenti e ai mezzi di trasporto di emergenza sanitaria provenienti dal carmagnolese e dal carignanese il transito diretto dalla Ss393 alla Sp122 e quindi alla circonvallazione di Santena, che a sua volta termina nei pressi del nuovo ospedale dell’AslTo5. Abbiamo voluto ribadire ancora una volta la nostra attenzione verso il territorio, dopo aver già ottenuto l’anno scorso l’inserimento della tangenziale di Carmagnola tra le 8 opere strategiche per il Ministero delle Infrastrutture».

Cammarata: «Nuovo ospedale ricchezza per il territorio»

«Il nuovo ospedale rappresenterà una ricchezza per il territorio, ma è importante che proceda di pari passo con un potenziamento delle infrastrutture a suo supporto – prosegue il vice sindaco di Carmagnola Alessandro Cammarata – Da quando ci siamo insediati il completamento della tangenziale di Carmagnola è stata la priorità e in 4 anni siamo riusciti a portare un risultato insperato: la costruzione di una parte della tangenziale da parte di Autostrada dei Fiori (il progetto esecutivo sarà pronto a Settembre) e il finanziamento del completamento della tangenziale finalmente inserito in un elenco di opere prioritarie da realizzare. Ora è necessario compiere un nuovo passo a beneficio dei nostri territori».

La trasformazione dei vecchi ospedali

Con il via libera al sito da parte del Consiglio regionale, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi ha spiegato che l’Asl To5, stazione appaltante dell’opera, proseguirà il confronto con gli enti locali attraverso la Conferenza dei servizi, avviando l’iter di acquisizione delle aree e di progettazione dell’opera e valutando la convenienza di eventuali altre soluzioni o proposte che dovessero porsi in alternativa al percorso Inail, per il quale lo stesso Istituto ha già messo a disposizione uno stanziamento di 202 milioni di euro.

L’ospedale di Carmagnola

«Contestualmente – ha affermato Icardi – l’Asl To5 svilupperà il piano di trasformazione dei vecchi ospedali in presidi di sanità territoriale, sul modello di quanto sta già avvenendo nelle altre realtà interessate dalla costruzione dei nuovi ospedali in Piemonte. La logica è che i nuovi ospedali funzioneranno per le acuzie, mentre le strutture “dismesse” rimarranno attive per tutti i servizi sanitari che non necessitano di struttura ospedaliera, come la presa in carico delle patologie croniche, gli esami e le visite ambulatoriali, gli ospedali e le case di comunità, i servizi amministrativi e ogni altra prestazione sanitaria territoriale».

Il progetto del 2007 per la circonvallazione

L’opera era stata già prevista fin dal 2007 in uno studio di fattibilità inserito nel piano delle infrastrutture viarie della giunta provinciale di Antonio Saitta, ma non se ne era mai fatto nulla. Ora la Città Metropolitana di Torino, dietro sollecitazione di Nicco e dei sindaci interessati, ha ripreso in mano il progetto e l’ha rimesso in auge prevedendo anche le modifiche necessarie ad adattarlo alle esigenze legate al nuovo ospedale.

Soddisfazione del sindaco di Villastellone

Grande soddisfazione è espressa dal sindaco di VillastelloneFrancesco Principi, per un’opera che rivoluziona la viabilità del centro abitato: «La nuova circonvallazione elimina il rischio del “collo di bottiglia” nell’attraversamento obbligato del centro di Villastellone, apportando enormi vantaggi in termini di sicurezza, di tempi di percorrenza e di riduzione delle polveri sottili. E al tempo stesso mette la parola fine alle polemiche e illazioni che qualcuno ha voluto sollevare su presunte lotte di campanile. Abbiamo combattuto perché l’ospedale non sorgesse nell’area di Moncalieri che rappresenta un rischio e un fallimento a livello idrogeologico. Abbiamo messo in pista Villastellone: ma, nel momento in cui la commissione tecnica ha indicato Cambiano, l’atteggiamento è stato di totale collaborazione. La necessità della variante Villastellone-Santena è stata indicata dalla conferenza dei sindaci e dalla stessa commissione tecnica. Siamo molto soddisfatti che l’opera – prima esclusa dal blocco delle prime cinque indicate dalla Regione al Ministero tra quelle finanziate con il Pnrr – possa ora rientrare in graduatoria e vedere presto la sua realizzazione».

La “Circonvallazione 2” per Santena

Soddisfazione anche dal sindaco di Santena e consigliere della Città Metropolitana di Torino Roberto Ghio per avere aggiornato il piano di viabilità della Città Metropolitana con le esigenze di quest’opera, ribadendo l’attenzione a coniugare la nuova infrastruttura con la vocazione agricola e turistica di pregio della zona: «Il Pums – Piano urbano di mobilità sostenibile dell’ex Provincia – rifletteva le esigenze dell’era Saitta ora superate. Lavorando in accordo con Davide Nicco per la Regione e con i Comuni di Cambiano e Villastellone, abbiamo richiesto le modifiche al tracciato necessarie a consentire il migliore accesso a nuovo ospedale. L’ultimo tratto di quella che per Santena sarà la “Circonvallazione 2” comporterà la costruzione di un terzo ponte sul torrente Banna. Ma non vogliamo più decisioni calate dall’alto come ai tempi di Saitta bensì decise dal territorio. E soprattutto faremo di tutto per conciliare il più efficiente accesso all’ospedale salvaguardando i nostri terreni agricoli e le nostre colture di pregio. Anche compartecipando, se necessario, alle spese di realizzazione dell’opera».

PD: nessuna indicazione per gli ospedali di Moncalieri, Chieri, Carmagnola

«Avremmo dovuto esaminare e approfondire in Commissione il futuro dei tre attuali presidi ospedalieri che insistono sull’area dell’Asl To5: Moncalieri, Chieri e Carmagnola, dal momento che non è stata data nessuna indicazione sul ruolo che saranno chiamati a svolgere all’interno del Sistema Sanitario Regionale, lasciando soltanto intendere che potrebbero essere dismessi o trasformati in meri cronicari per lungodegenti». E’ quanto ha affermato il Vicepresidente della Commissione Cultura Pd.

L’ordine del giorno che l’esponente Dem aveva presentato è stato respinto: «Approvare il mio ordine del giorno – afferma il Consigliere regionale Pd – sarebbe servito a impegnarsi a presentare, entro 6 mesi da oggi, un piano dettagliato di rimodulazione e indirizzo per questi tre Ospedali finalizzato a chiarire, in modo inequivocabile, la loro destinazione e il loro ruolo nell’offerta di servizi sanitari. Si è deciso di non decidere o, cosa ancora peggiore, di continuare a imporre dall’alto, senza dialogo e senza confronto, le proprie scelte».

redazione

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