CARIGNANO
A fine maggio gli studenti delle classi quinte del Liceo Scientifico, Scientifico Sportivo e Linguistico dell’Istituto Carignanese, accompagnati dalle Prof.sse Manuela Boltri, Marilena Burzio e dal Prof. Antonello Ronca, hanno vissuto una giornata indimenticabile. Ecco che cosa ci hanno raccontato dopo questa bella esperienza:
- Com’è nata l’idea di visitare il CERN?
Già da diversi anni il liceo Norberto Bobbio propone agli studenti dell’ultimo anno una giornata in visita al CERN di Ginevra. In questo modo viene data a noi studenti la possibilità di approfondire e sperimentare sulla nostra pelle vari argomenti studiati in fisica e chimica. Nella nostra classe abbiamo subito aderito tutti con entusiasmo.
- Quest’anno hanno partecipato anche alcuni studenti meritevoli del Linguistico
Sì, in effetti alcuni studenti del Linguistico hanno dimostrato che le scienze sono appassionanti anche per chi studia lingue e letterature straniere, sfatando il mito che chi studia materie umanistiche non sia portato anche per la matematica o la fisica.
- Come si è svolta la visita?
Arrivati a Ginevra siamo stati accolti nella struttura principale del centro dove abbiamo assistito a una conferenza introduttiva. In seguito alcuni ricercatori e laboratorio S’COOL LAB ci hanno guidati all’interno dei laboratori e l’esperienza più elettrizzante è stata quando abbiamo costruito con le nostre stesse mani un rivelatore di particelle, riuscendo a “vedere” raggi cosmici di vario genere. Un entusiasmo e uno stupore che non possono che riempire di gioia e soddisfazione.
- Vi è piaciuta quest’esperienza?
La visita al CERN di Ginevra ha acceso in noi studenti del Liceo Scientifico, Sportivo e Linguistico dell’Istituto Norberto Bobbio di Carignano curiosità e desiderio di conoscenza. Un grazie deve esser rivolto a Sonia Natale che, oltre ad averci guidati nel mondo della fisica tra protoni e gravitoni, ci ha anche fatto conoscere l’ebrezza del creare, come piccoli scientifici, una camera a nebbia. Tra esperimenti e visite siamo tornati a casa più arricchiti e chissà, forse qualcuno anche con il desiderio di diventare un fisico del CERN ed il futuro vincitore di Premio Nobel.
A questo punto dell’intervista, il Prof. Ronca, insegnante di lettere, interviene: «Non so valutare nel merito la ricerca sulla fisica delle particelle che si svolge al CERN perché purtroppo sono ignorante… So di latino e di poco altro. Ma capisco che un lavoro di ricerca di questo livello svolto da gente di tutti i colori e credenze, con una rappresentanza di italiani sovradimensionata rispetto al nostro peso, con regole ferree autoimposte (come l’assenza di brevetto, per cui di conseguenza il web è gratis), beh tutto questo a me, anche se non so niente di fisica, affascina moltissimo. Bella visita, luogo che ispira il pensiero.»