Bra. Luigi Lo Cascio presenta il suo Otello

  Vincenzo Pirrotta e Luigi Lo Cascio (Foto Teatro Politeama Boglione Bra)

BRA – In contemporanea, con il film “Il nome del figlio” di Francesca Archibugi, Luigi Lo Cascio torna in teatro ed affronta il testo di Shakespeare, riscrivendo un “Otello”, ridotto a tre, anzi quattro personaggi. L’ adattamento dell’attore palermitano, andrà in scena al teatro Politeama Boglione di Bra, sabato 7 marzo. Scene, costumi ed animazioni, sono realizzati da Nicola Console e Alice Mangano. Le musiche e luci di Andrea Rocca e Pasquale Mari. Produzione del Teatro Stabile di Catania.

E se l’artista palermitano riserva per sé i panni di Iago, sceglie come Otello il conterraneo Vincenzo Pirrotta. Desdemona, è interpretata da Valentina Cenni, la figura del soldato che, si fa narratore, coscienza critica e coro, è affidata a Giovanni Calcagno.

Luigi lo Cascio, spiega il suo Otello: “Soltanto alcune parti del testo di partenza, quelle che obbligano a confrontarsi con l’enigma di certe passioni umane. Saltando i preamboli e l’osservanza stretta della trama di una storia universalmente conosciuta, si osserveranno da vicino i dubbi, le contraddizioni, le debolezze dei personaggi, la loro straziante lontananza, la loro effettiva solitudine, colta solo adesso, con sguardo retrospettivo, in quegli esordi così dolci, quando sembravano trionfare la febbre e l’entusiasmo dei primi abbracci, delle prime confidenze, dei primi sottili e garbati tremori“.

LUIGI LO CASCIO – Nasce a Palermo nel 1967. Si diploma al liceo classico Garibaldi di Palermo. Nel 1992, si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico con un saggio su “Amleto”, diretto dal Maestro Orazio Costa. Dopo aver recitato in due lavori classici: “Margherita Gautier” e “Romeo e Giulietta”, diretti da Giuseppe Patroni Griffi, ed essersi fatto notare in un “Aspettando Godot”, messo in scena da Federico Tiezzi. Inizia una carriera, teatrale e cinematografica, intensa e brillante. Nel giro di pochi anni è diretto da registi come Carlo Quartucci in “Ager Sanguinis”, Elio De Capitani in “La sposa di Messina”, Roberto Guicciardini ne “La morte di Empedocle”, “La figlia dell’aria”, “Il figlio di Pulcinella” e da Carlo Cecchi in due straordinari allestimenti di “Amleto” e del “Sogno di una notte di mezza estate”. Nel 2000 vince il David di Donatello, come migliore attore protagonista per “I cento passi”, film che rappresenta il suo esordio cinematografico, regia di Marco Tullio Giordana che lo dirigerà in seguito nel pluripremiato “La meglio gioventù” (2003), che gli vale il Nastro d’argento 2004, ex aequo con tutti i protagonisti maschili del film. Nel 2001 vince la Coppa Volpi come miglior attore al Festival del Cinema di Venezia per “Luce dei miei occhi”, di Giuseppe Piccioni.  Nel 2005 dirige ed interpreta “Nella tana”, un monologo tratto dall’ultimo racconto di Franz Kafka, “La Tana”, di cui cura anche la riscrittura e l’adattamento. Per il suddetto spettacolo, vince il Premio UBU, quale migliore attore. Nel 2006 lavora con Luca Ronconi nello spettacolo “Il silenzio dei comunisti”, vincendo nuovamente nell’edizione 2006-2007 il Premio UBU, sempre come migliore attore protagonista. Nel 2012 pubblica la silloge poetica “La caccia/Nella tana” per la Neos Edizioni, a cura di Roberto Rossi Precerutti. Esordisce come regista nel 2012 con “La città ideale”, film presentato alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

INFO: I biglietti per lo spettacolo, che inizierà alle ore 21, sono in vendita a 20 euro (ridotto 18 euro) al botteghino del teatro Politeama, in piazza Carlo Alberto, il venerdì dalle 17 alle 19 e il sabato, dalle 10 alle 12. La stagione teatrale braidese prosegue il 26 marzo, con “L’uomo, la bestia, la virtù” di Pirandello. Maggiori informazioni al numero 0172.430185 oppure sul sito teatropoliteamabra.it.

@Fonte: Piemonte News On Line

redazione

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