BRA – Museo della bicicletta, museo della scrittura meccanica e impianti della Bra servizi ecologici. Intensa mattinata di visita, quella di oggi giovedì 7 maggio 2015, per i componenti del consiglio comunale dei ragazzi di Bra. I baby consiglieri (“una tonnellata di interesse e vitalità”, come certificato dalla pesata collettiva dei ragazzi nell’impianto di corso Monviso) hanno avuto modo di approfondire ulteriormente i temi che fanno da filo conduttore alle attività del biennio di carica: la visita ai diversi servizi presenti in città e la valorizzazione dell’esperienza sportiva nelle diverse scuole per organizzare momenti di incontro.
Dopo essere stati salutati dal sindaco Bruna Sibille, dal suo vice Giovanni Fogliato, dall’assessore alla cultura Fabio Bailo e dai consiglieri comunali Nino Cornaglia ed Evelina Gemma, è stato il suo fondatore, Luciano Cravero, a spiegare ai ragazzi contenuti e ricostruzioni presenti all’interno del “Museo della bicicletta”. Attraverso la conservazione di preziosi cimeli della storia delle due ruote, la visita ha consentito ai ragazzi di comprendere ricchezza e varietà nell’utilizzo dei mezzi a pedali. Rimanendo agli aspetti agonistici, invece, numerose le testimonianze della storia sportiva delle squadre ciclistiche locali quanto maglie, borracce, foto storiche e accessori dei più grandi atleti della storia del ciclismo. Il tutto a due giorni dalla partenza dell’edizione 2015 del “Giro d’Italia”.
Successivamente è stato Domenico Scarzello a far brillare gli occhi ai giovanissimi consiglieri, che rappresentano tutte le ultime due classi delle scuole primarie e dell’intero ciclo delle medie cittadine. L’allestimento del “Museo della scrittura meccanica” di corso Monviso permette di conoscere alcune autentiche rarità della dattilografia, oltre a una serie importante di strumenti di calcolo, antesignani dei moderni personal computer.
Ed è stato lo stesso Scarzello a condurre i ragazzi alla visita dello stabilimento Bra servizi. Qui è stato possibile toccare con mano quanto sta a monte delle attività di raccolta differenziata dei rifiuti, “che noi preferiamo chiamare e considerare risorse” – ha detto Domenico Scarzello, vista la varietà e la quantità di lavorazioni che seguono la fase della raccolta. Questo per permettere ai materiali raccolti di avere una nuova vita, venendo riutilizzati in molte lavorazioni, senza così finire nelle discariche.