Un weekend di celebrazioni per rendere omaggio ai valori e alle tradizioni del gruppo fondato nel 1930
“Porto orgogliosamente questo cappello perché sono un Alpino”. È con queste parole che il Capogruppo Domenico Michienzi ha aperto le celebrazioni per il 95° anniversario della fondazione del Gruppo Alpini di Pancalieri, un evento che ha riunito la comunità in un sentito omaggio alla storia e ai valori del corpo.
Fondato nel 1930 con Giovanni Garnero come primo Capogruppo, il sodalizio ha visto succedersi figure di grande rilievo, tra cui Mario Beisone, Giuseppe Gamba, Giovanni Oddono, Fabrizio Crivellaro e Giovanni Demorizio, che hanno contribuito a plasmare l’identità del Gruppo Alpini e a mantenerne vivo lo spirito nel tempo.
Un weekend di celebrazioni
Sabato 7 giugno, il programma si è aperto con il tradizionale alzabandiera davanti al Comune di Pancalieri, alla presenza del Sindaco Piero Paletto. Gli Alpini hanno poi intrapreso un suggestivo percorso attraverso le campagne locali, visitando alcune delle storiche cascine del territorio (cascina La Motta, La Cascinetta, le cascine San Giorgio, Benna, Brusacor e Malpensà), per concludere il tour con il classico rancio alpino presso il Salone Polivalente. La giornata si è chiusa con un concerto del Coro Bric-Boucie della Sezione di Pinerolo, omaggiando le tradizioni musicali alpine.
Domenica 8 giugno, il cuore delle celebrazioni ha avuto luogo presso il Museo della Menta, con la registrazione dei tre Vessilli Sezionali e dei 38 Gagliardetti Alpini, seguita dalla premiazione e da uno spuntino offerto dal Gruppo Alpini Pancalieri. I momenti istituzionali sono stati scanditi dall’Ammassamento, dall’Alzabandiera e dai discorsi delle autorità, tra cui il Capogruppo Domenico Michienzi, il Sindaco Piero Paletto, il Presidente della Sezione Alpini di Pinerolo Mauro Buttigliero e il Presidente del Consiglio Regionale Davide Nicco.
La manifestazione si è poi spostata nelle vie del paese, con una visita alle Case di Riposo, accompagnata dalle note della Banda A.N.A. di Pinerolo. A seguire, la celebrazione religiosa in Parrocchia con la Santa Messa in suffragio degli Alpini defunti, arricchita dalla solenne lettura della Preghiera dell’Alpino, sulle note del celebre brano Signore delle Cime.
Una festa all’insegna dei valori alpini
Il gran finale si è svolto al Salone Polivalente, con un pranzo che ha sorpreso i presenti con una torta a tema. Il weekend si è chiuso in un’atmosfera di gioia e canto, nel segno della fratellanza alpina, come ricordava Giulio Bedeschi: “Sono legati uno per uno, è un’intesa profonda che passa da uomo a uomo sul filo della Penna Nera”.