VILLAFRANCA | E’ scomparsa la scorsa settimana all’età di 85 anni anni Maria Giacone, per tutti Maria ‘d Cianolu, vedova di Giovanni Battisti, scomparso 20 anni fa nel 2005.
«Maria – racconta il sindaco Agostino Bottano – ha gestito con amore e dedizione il suo storico bar “Cianolu”, insieme al marito Giovanni, facendo di quel luogo un punto di riferimento per Villafranca. Con il suo carattere gentile, affettuoso e sempre cordiale, riusciva a mettere a proprio agio chiunque, dai più giovani ai più anziani, regalando sempre una battuta e un sorriso per rallegrare la giornata di tutti. Lei e il suo bar hanno scritto un pezzo di storia villafranchese e rimarranno per sempre nei ricordi di questa comunità».
L’ultimo saluto venerdì pomeriggio nella parrocchia di Santo Stefano e quindi il riposo nella tomba di famiglia al cimitero di Villafranca, il paese che a tutti gli effetti l’ha eretta a simbolo di un commercio che forse non c’è più.
Il Caffè della Posta
«Anticamente – raccontava Maria parlando della sua attività – il bar era un posto di fermata per le diligenze e ristoro per viaggiatori e cavalli. Infatti il suo nome ufficiale è “Caffè della Posta”. Alla Posta si poteva pernottare e a pochi passi c’era un maniscalco di nome Pinotu: lo testimoniavano gli anelli di ferro che fino a poco tempo fa erano ancora infissi nel muro. Quando mi sposai nel 1964 il bar era già di Cianolu ed anche io iniziai a lavorare lì. A quel tempo nella piazza antistante, oggi attrezzata per ospitare il mercato, c’erano aiuole, campi bocce, alberi e panchine che sopratutto nelle serate estive ospitavano molte persone che venivano a godersi il fresco sotto i tigli. A quei tempi, genuini come la gente, si consumava il caffè latte anziché il cappuccino, ed il latte, che sapeva di latte, si andava a prendere in cascina con il barachin».