«Era l’estate del 2016 – racconta la morettese Deborah Groppo – e in occasione della rassegna “Aspettando Collisioni” era stato organizzato a Mondovì un incontro tra Oliviero Toscani e Philippe Daverio: per me due menti brillanti e uniche nel panorama culturale mondiale, non solo italiano».
«I giovani si facciano strada da soli e dimostrino quello che valgono» aveva tuonato Daverio. «La provocazione è una delle parole più belle che ci siano – gli aveva fatto eco Toscani – Anche se difficile da mettere in pratica. Perché essere impopolare è difficile».
Gianni Martini, giornalista della Stampa che aveva moderato l’incontro, aveva scherzato dal momento che il libro autografato da Oliviero Toscani si intitola “Dire fare baciare”: «E Testamento?». «Non voglio lasciare nulla ai figli. Perché i figli di ricchi sono degli sfigati. Mi sto attrezzando per non lasciare loro manco una gomma bucata».
E proprio in quel pomeriggio a Mondovì, nella pagina bianca del libro intitolata “Testamento”, Toscani ha lanciato una delle sue provocazioni scrivendo alla morettese Deborah Groppo “Ti lascio tutto – Oliviero Toscani”.
«Insomma, sono l’erede di Oliviero Toscani» scherza Deborah Groppo, classe 1992, morettese da sempre. «Ho un libro con uno scritto autografo di Oliviero Toscani in cui senza giri di parole scrive “Ti lascio tutto”».
«Sono sicura – aggiunge – che a Toscani avrebbe fatto molto ridere vedere che una ragazza si sta facendo fotografare con una pagina autografata da lui sotto il titolo Testamento: la sua continua provocazione ha fatto la storia e, nel mio piccolo, voglio ricordare il suo genio così: con una nuova provocazione anche dopo la sua scomparsa».