Dopo la notizia che Acciaierie d’Italia attiverà nuova cassa integrazione per 45 degli oltre 80 dipendenti dell’ex Ilva di Racconigi, il Partito Democratico della Provincia di Cuneo ha espresso «grande preoccupazione».
«Non possiamo accettare che ancora una volta siano i lavoratori a pagare le conseguenze di scelte sbagliate, incertezze strategiche e ritardi strutturali nella riconversione degli impianti – il comunicato del PD della Provincia di Cuneo – È inaccettabile che il governo non abbia previsto per tempo soluzioni efficaci per tutelare la filiera siderurgica e i suoi addetti, né che abbia garantito le risorse necessarie per realizzare la transizione ecologica promessa. Il rischio concreto è la desertificazione industriale di interi territori, con gravi ripercussioni sociali e occupazionali. Il sito di Racconigi, come quello di Novi Ligure e di Taranto, merita certezze e un piano chiaro per il futuro. Chiediamo con forza che il governo convochi con urgenza un tavolo nazionale di crisi che coinvolga enti locali, Regioni, sindacati e azienda, per scongiurare una chiusura che avrebbe effetti devastanti e per salvaguardare il lavoro, la dignità e le prospettive di centinaia di famiglie anche nella nostra provincia».