Parteciperanno alla manifestazione nazionale degli agricoltori del prossimo 28 gennaio gli Agricoltori Autonomi Italiani che si sono ritrovati in riunione lo scorso 9 gennaio alla bocciofila dei Cavalleri-Fumeri a Carmagnola.
Il presidente dell’Associazione, Gabriele Ponzano, ha illustrato la bozza che è stata predisposta dagli organizzatori della manifestazione, elencando i punti del programma, partendo dalla richiesta dello stato di crisi economica.
La presenza di molti agricoltori, circa una trentina, ha consentito di analizzare la situazione dal punto di vista di tutte le componenti della zootecnia: allevatori, agricoltori che si dedicano alle coltivazioni cerealicole, senza dimenticare il settore della frutta, della viticoltura e della nocciola.
La manifestazione che si terrà a fine gennaio nascerà sotto un’unica bandiera, rappresentata da un trattore e da un tricolore sullo sfondo. Volutamente, non sarà presente nessuna sigla, in quanto lo scopo principale è quello di ricompattare tutti i gruppi nati durante i presidi dei trattori nei mesi di gennaio/febbraio 2024.
I punti analizzati durante la riunione dagli agricoltori
La riunione che si è svolta a Carmagnola è stata anche l’occasione per tirare le somme su quanto è stato fatto fino ad oggi dall’AAI, valutare la richiesta di istituire un tavolo tecnico permanente sull’agricoltura al quale l’associazione agricoltori aveva chiesto di poter essere invitata e analizzare quanto è stato fatto nelle altre Regione d’Italia dai quei gruppi nati spontaneamente dopo i presidi.
È emersa la preoccupazione che aziende nate ad inizio secolo possano sparire oppure diminuire drasticamente, perdendo quelle radici che hanno permesso di rendere grande e importante l’agricoltura in Piemonte.
Infine, uno degli aspetti sempre al centro dell’attenzione, motore delle tante manifestazioni svolte nel 2024 e di quelle imminenti del 2025, è legato alla giusta remunerazione per il lavoro svolto in campagna.
All’incontro hanno partecipato anche agricoltori e allevatori del Canavese, del Monregalese (Carrù, Villanova Mondovi, ecc), dell’Astigiano e dell’Alessandrino.