Spazio alle risate nella serata di lunedì 23 giugno, alle 20,45 nel salone polivalente di Cascina San Giovanni con la nuova commedia “L’hai na bela fia” a cura della Menodrammatica di Moretta.
La compagnia dal 1993 sui palcoscenici piemontesi presenta per questa stagione la commedia brillante in due atti tradotta in lingua piemontese “L’ai na bela fija” libero adattamento della commedia brillante in due atti di Valerio di Piramo.
La storia
La storia è ambientata nell’abitazione saluzzese dell’ingegnoso Felice Vintèrro (Carlo Cortassa) e della sua elegante moglie Ofelia (Antonella Abrate) che mandano avanti la propria attività lavorativa con espedienti ingegnosi ma non sempre riuscitissimi cercando di gestirla al meglio insieme ad una figlia “bellissima” (Lucetta Peracchia) insidiata da un timidissimo e imbranato spasimante (Severino Tesio). L’impresa famigliare con l’aiuto di un impavido ma impacciato “spingitore” (Mauro Bonino) e di uno strano tuttofare (Pierantonio Serafino), cerca di garantirsi così dei futuri e strampalati clienti che vanno dalla “ardia” madama Adelina (Laura Notario) alla strana, non proprio “ben assortita” ed ecclettica coppia composta da Speranza (Elena Milanesio) ed Ultimo (Enzo Scarpitta) per arrivare fino al mandriano americano Bruce (Giuseppe Forciniti). Completano e ravvivano la scena una coppia di “piangione” le sorelle Santina (Daniela Ramello) e Rosina (Gemma Bertola) anch’esse “al soldo” di Felice.
Una commedia divertente per riflettere, con un sorriso, su come la realtà virtuale possa essere ingannevole e come gli espedienti, non sempre corretti e finalizzati a ottenere profitti, possano portare a sviluppi inaspettati.
«Ricordiamoci – specificano gli attori – che tutto questo non sarebbe possibile senza il coordinamento di Anna Sapino, dei preziosi consigli e la regia di Marco Sapino e dell’aiuto di Anna Grosso, Maria Teresa Milanesio e Valerio Di Maio che ci consentono di portare in scena ogni commedia. Un ringraziamento particolare alla ditta Peraria di Villafalletto per le splendide scenografie».