A Vigone, nei primi giorni del 2025 è stato possibile assistere alla trasformazione di attività commerciali storiche nel campo della moda e della merceria. Si tratta di chiusura definitiva o di ritiro per lasciare il posto a nuovi gestori rappresentano una variazione importante nel tessuto commerciale e sociale del paese.
Domenica 22 dicembre è stato l’ultimo giorno di attività del negozio di Caterina Ferrero, di via Oggero Bessone. È sopraggiunta l’ora della pensione per la titolare che lascia il negozio rilevato nel 1989 dalla precedente proprietaria Germana Bessone. Un po’ merceria, un po’ vendita di tessuti, maglieria e intimo questa attività dal sapore artigiano, ha saputo destreggiarsi negli anni affrontando i cambiamenti delle mode e le richieste dei clienti.
Puntando sul classico e mantenendo una parte dedicata ai prodotti di merceria, distribuzione che andava scomparendo, Caterina si è creata una clientela affezionata, legata all’acquisto diretto, in cui è possibile valutare ed esaminare dal vivo il prodotto rispetto all’ on line. Negli anni il negozio è diventato un luogo di riferimento non solo commerciale ma anche sociale, dove si parlava, si raccontavano i problemi e le preoccupazioni senza il timore di suscitare pettegolezzi. “Sarà proprio il contatto con il pubblico a mancarmi.” ha detto con nostalgia Caterina.
Stessi sentimenti e medesima commozione per Cornelia Carera titolare del Numero Uno, negozio di abbigliamento, che gestisce con il marito Roberto Vigoni, in piazza Vittorio Emanuele. Cornelia ne aveva rilevato la licenza nel 1988 e l’apertura è avvenuta il primo settembre di quell’anno.Nel 1996 ad affiancarla e darle una mano è arrivato il marito Roberto, originario del Novarese. L’attività si è sempre distinta per la sua capacità di offrire marchi famosi e ricercati, forniture da case produttrici prestigiose e non sempre facili da ottenere ma, nel contempo, ha saputo seguire le mode del momento che hanno sempre stimolato la clientela.
Nonostante due furti nell’arco di un solo mese, nel 2016 di cui uno riuscito, la copia ha saputo portare avanti brillantemente l’attività anche se nel tempo il mercato è fortemente cambiato soprattutto dopo il Covid con il forte avvento dell’online. Solo l’esperienza e il rapporto consolidato con i fornitori ma soprattutto con i clienti hanno permesso di restare a galla e richiamare acquirenti anche dai Comuni limitrofi sino a Pinerolo, Torino e Cuneo. Da marzo questa eredità passerà in mano a Chiara Lovera che porterà avanti una tradizione locale affinandola con la sua esperienza certa di poter contare su una clientela che ha saputo dare molto sul piano umano, emotivo e sociale.
Innamorata della sua attività e intenzionata a continuarla con l’entusiasmo del primo giorno è anche Mariangela Darò, titolare del negozio di abbigliamento 0-16 “Il Bruco Moda Junior” di via Umberto I, una delle attività storiche di Vigone, che inaugurato il 1 dicembre 1984, nel 2024 ha tagliato il traguardo dei 40 anni di attività.
Nonostante le mode cambino molto velocemente, soprattutto per gli adolescenti molto influenzati dall’avvento dei social network, da subito Margherita ha saputo mantenere un buon rapporto qualità-prezzo, con prodotti ricercati, diversi da quelli che si possono trovare al mercato di paese e che garantiscono l’originalità senza cadere nell’eccesso.
Per stare al passo con i tempi e vincere la sfida Margherita ha coltivato una clientela consolidata che esce dai confini di Vigone. Con sfilate di moda e la creazione nel negozio di spazi dove i bimbi possono incontrarsi, disegnare e colorare, ha saputo richiamare clienti che, anche quando i figli sono cresciuti, col loro passa parola pubblicizzano la sua capacità di proporre articoli sempre nuovi, originali ma di qualità.