Sagra del Pane a Piobesi Torinese

Domenica 29 settembre Piobesi Torinese darà vita alla 22ª edizione della Sagra del Pane, una giornata dedicata alle tradizioni locali e al gusto genuino del pane artigianale. L’evento si articolerà tra il centro storico del paese e la frazione di Tetti Cavalloni, con un ricco programma di attività culturali e gastronomiche che coinvolgerà l’intera comunità.

Nel centro storico di Piobesi, i visitatori potranno esplorare la suggestiva Chiesa di San Giovanni ai Campi con accompagnamento alla visita gratuito, per immergersi nella storia e nell’arte del romanico piemontese. Gli amanti della musica potranno poi lasciarsi trasportare dalle armonie barocche dell’Accademia del Ricercare, che si esibirà alle ore 20 all’interno della Pieve, offrendo un concerto imperdibile in una cornice d’eccezione.

Per gli appassionati delle due ruote, il centro storico ospiterà anche il tradizionale Raduno delle Vespe, con partenza da piazza Vittorio Veneto. Un’occasione per ammirare modelli storici e contribuire a una buona causa: i proventi dell’evento saranno infatti devoluti all’Associazione Forma Onlus. Sempre in Piazza Giovanni XXIII avrà inizio la “Camminata Golosa“, un percorso enogastronomico di circa 4 km che condurrà i partecipanti attraverso un viaggio tra sapori e paesaggi locali, fino alla frazione di Tetti Cavalloni. Tre partenze a gruppi a partire dalle ore 9,30.

Nel Parco del Castello, sarà possibile salire sulla torre medievale e scoprire il parco con il “Giroparco naturalistico”, un percorso sensoriale tra le bellezze naturali della zona che, per i più curiosi, sarà disponibile anche nella versione “al buio”, per un’esperienza immersiva e suggestiva.

La festa a Tetti Cavalloni

La frazione di Tetti Cavalloni (raggiungibile solo con navette gratuite dal centro paese) sarà il vero cuore pulsante della Sagra, ove si concentreranno le principali attrazioni e attività della giornata. Qui, il mercatino dei prodotti tipici offrirà un’ampia selezione di specialità locali, dagli ortaggi ai formaggi, passando per il miele e il vino. Gli amanti della tradizione potranno assistere alle dimostrazioni della “Filiera della Farina di Stupinigi”, che mostreranno il percorso del grano dalla mietitura alla cottura del pane nei forni a legna, con laboratori didattici gratuiti per adulti e bambini.

Per tutta la giornata, Tetti Cavalloni si animerà con la rievocazione degli antichi mestieri, a cura dell’Associazione Storica “Compania de le Quatr’Arme” di Moncrivello, e con la maestria degli scultori di legno di Bussoleno. I più piccoli potranno divertirsi con i grandi giochi in legno lungo le strade della frazione, mentre il concorso fotografico “Pane in Fiera” offrirà l’opportunità a tutti di immortalare i momenti più suggestivi della Sagra.

Concorso “Pane & Fantasia”

Nel concorso “Pane & Fantasia” i panettieri locali si sfideranno nella creazione di forme e sapori innovativi, dimostrando la versatilità del pane e celebrando la creatività dei nostri artigiani. La premiazione avverrà alle ore 17 presso il primo forno della frazione.

Per chi desidera pranzare in Sagra, Tetti Cavalloni offrirà numerose opzioni gastronomiche, con piatti della tradizione locale preparati dalle associazioni e dai commercianti del territorio. Tra le proposte culinarie ci saranno gli agnolotti al ragù o al burro e salvia, le pucce salentine farcite con hamburger di fassona o porchetta, e le piadine fritte, sia salate che dolci. Gli amanti della buona birra potranno gustare quella artigianale, e chi vorrà potrà anche godere di un pranzo completo con pasta e fagioli, spezzatino con patate e dolce.

Per maggiori informazioni sul programma e per partecipare agli eventi, è possibile consultare il sito www.comune.piobesi.to.it o contattare i numeri 011 9657033 e 335 5431679.

IL CARITÔN DI PIOBESI, DOLCE “POVERO” DELLA TRADIZIONE PIEMONTESE

Il termine Caritôn affonda le sue radici nelle tradizioni rurali locali, abbinato, con alcune varianti nel nome, al dolce anticipatore del tradizionale panettone natalizio. Un tempo veniva confezionato con gli avanzi della pasta preparata per il pane, a cui si aggiungevano un po’ di zucchero e l’uva fragola. Gli acini interi, inseriti nell’impasto, conferiscono alla fetta appena tagliata una colorazione vivace e caratteristica. Il Caritôn non è una esclusività di Piobesi Torinese, poiché viene confezionato anche dai panettieri e pasticceri dei paesi limitrofi: Castagnole Piemonte, Carignano, Pancalieri, Vinovo, Virle e Osasio.

Caritùn

La produzione del Caritôn è il frutto dell’ingegno degli affiliati alle confraternite laiche, che, fin dal 1700, producevano i cosiddetti Pani della carità, utilizzando l’uva fragola in autunno e nella prima parte dell’inverno. I Pani della carità venivano benedetti ed elargiti ai poveri dalla chiesa e dalle confraternite in occasioni particolari: in genere durante le festività maggiori o le feste patronali. Il termine che designa il dolce è diffuso in una vasta area, che va dal Po alle Langhe, dal Roero all’Astigiano.

Tuttavia il termine Caritôn si riferisce a dolci di vario genere che, pur avendo un’origine comune, si differenziano per la forma e gli ingredienti. Inizialmente confezionato con pasta di pane, a volte addizionato di burro, il Caritôn è diventato col tempo un vero e proprio dolce, con l’utilizzo di un impasto di farina dolcificata. Si presenta oggi come una focaccia piatta. Per confezionarlo, su un piatto di pasta lievitata si pone un coperchio anch’esso di pasta, saldato alla base col risvolto dei bordi. Sul fondo si pongono a spirale o a cerchi concentrici gli acini di uva fragola. Durante la cottura in forno, gli acini rilasciano il succo, il quale, in parte, va a legarsi all’impasto. Il “coperchio” del Caritôn è arricchito da una glassatura o spolveratura esterna di zucchero in granelli.

In questo il Caritôn si differenzia nettamente da un dolce simile, prodotto in Toscana, nel quale però l’uva è mescolata all’impasto. L’utilizzo dell’uva fragola, o talvolta delle mele cotogne, ha probabilmente sostituito in tempi recenti l’uso antico di acini di uve adattate alla pianura, la cui coltura è ampiamente documentata in Piemonte nei secoli scorsi. La forma più antica di Caritôn è ancora oggi confezionata a Castagnole Piemonte e nella borgata Tetti Cavalloni di Piobesi, dove alla pasta del pane, posta a lievitare, vengono aggiunti gli acini e lo zucchero. Gli ingredienti per l’impasto sono: pasta del pane (preparata con farina 00, acqua, sale fino e lievito di birra, eventuale strutto), burro, zucchero, uva fragola (Vitis lambrusca o Vitis vinifera) fresca o appassita naturalmente per poche ore, olio d’oliva, scorza di limone, eventuali uova fresche. Il Caritôn viene venduto a peso nel tradizionale sacchetto del pane o avvolto in cellophane da confezione.

redazione

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