L’ex stazione di Vigone avrà una nuova vita. Costruita per l’inaugurazione della tratta ferrovia Airasca-Vigone nel 1884, fu potenziata l’anno successivo quando entrò in funzione il segmento che congiunse Vigone a Saluzzo. Nel 1986, dopo oltre un secolo di attività subì il triste destino di essere considerata parte di un “ramo secco” della ferrovia e, nonostante le proteste della popolazione fu abbandonata come la linea ferroviaria. Uno spiraglio di luce si ebbe quando nel 2000 l’intero sedime ferroviario fu acquistato dalla Provincia per poi essere trasformato in pista ciclabile nei dieci anni a seguire. Con questo il Comune, nel 2020 l’ha acquistata assieme alle pertinenze, ha visto la possibilità di dare all’edificio un diverso utilizzo.
È di quest’anno la notizia, data direttamente dal sindaco Fabio Cerato che, entro il 2026, il fabbricato diventerà un polo culturale in cui si prevede, al piano terreno la sede della biblioteca circolante ed al primo piano l’allestimento di ambienti di ritrovo sociale e culturale rivolti prevalentemente ai giovani ma in grado di richiamare l’intera popolazione.
Lo studio di fattibilità tecnico-economica è già stato commissionato ad un’agenzia di Torino, la SCEG Architetti che si caratterizza, attraverso l’opera dei una dei fondatori, l’architetto Eirini Giannakopoulou, per la capacità di integrarsi con la tradizione artigiana locale fondendosi con i canoni architettonici ed estetici del territorio. I costi previsti per l’esecuzione dell’intero progetto si aggirano su 1.400.000 euro, comprensivi di arredi, installazioni artistiche e luci, spese tecniche e pagamento Iva. Una cifra sicuramente non indifferente ma che permetterà all’ex-stazione di cambiare destinazione d’uso, diventando una sede fondamentale per la cultura, la socializzazione ed il coworking dell’intero territorio.
“A giugno o al massimo a settembre, riusciremo a indire la gara d’appalto – ha spiegato il Primo Cittadino – Speriamo in un avvio del cantiere entro fine anno in modo da concludere l’intera ristrutturazione dell’edificio entro il 2026”.