I 5 comuni delle Risorgive per “Bici in Comune”

Il 13 gennaio sono scaduti i termini per la partecipazione a “Bici in Comune”, un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani con il supporto del Dipartimento per lo Sport. Il progetto era rivolto a tutti i Comuni italiani con l’obiettivo di finanziare progetti in grado di promuovere la mobilità ciclistica come base per uno stile di vita sano e attivo e, nel contempo, volto a favorire lo sviluppo del cicloturismo. Cinque Comuni della pianura pinerolese: Cercenasco, Moretta, Scalenghe, Villafranca e Vigone, quest’ultimo come capofila, attraversati dalla “Via delle Risorgive”, pista ciclabile nata seguendo il corso dei binari ferroviari che un tempo collegavano Airasca a Moretta, non si sono fatti sfuggire l’occasione.

Il progetto, che prevede una dotazione finanziaria netta di 12,6 milioni di euro, ha permesso ai Comuni partecipanti di richiedere un contributo massimo erogabile relativo al numero di abitanti. Per i Comuni fino a 5 mila abitanti, il contributo massimo è di 50 mila euro, ma questo può salire sino a 80 mila per le realtà fino a 50 mila abitanti. È a questa cifra che mirano i cinque comuni che si sono riuniti nel patto. 

Se verrà accolta la loro candidatura ed attribuita la cifra massima, i cinque partner dovranno pensare a suddividerla in base a 3 linee di attività indicate dal bando. Infatti essi dovranno incentivare la mobilità mediante il ricorso alla bicicletta intesa come mezzo di trasporto sostenibile per raggiungere il luogo di lavoro, le scuole e altri luoghi di vita quotidiana, dovranno mettere in atto progetti di riqualificazione delle piste cicloturistiche già  esistenti perché non basta andare in bicicletta, ci debbono essere le condizioni minime per la sicurezza dei ciclisti e dei cicloamatori e le piste debbono essere sempre più inclusive e adatte alla fruizione anche da parte dei soggetti con disabilità, degli anziani e dei bambini.

Inoltre, ogni Comune del gruppo dovrà organizzare almeno un evento (per un massimo di 4 a Comune), anche non agonistico, che veda a partecipazione attiva dei cittadini ed abbia la bicicletta come elemento centrale, promuovendo la cultura della ciclabilità, che rende la vita delle comunità più sana e i territori più sostenibili.

Valorizzare il cicloturismo con “Bici in comune”

“Bici in Comune” punta anche a valorizzare una filiera, quella del cicloturismo che, da fenomeno emergente nel 2019, è diventato una componente significativa dell’offerta turistica del Paese, affermandosi come un settore in crescita, purché il territorio sia in grado di rispondere alla domanda di esperienze emozionanti e coinvolgenti da parte dell’utente. È proprio a questo che stanno mirando i nostri cinque Comuni con la loro candidatura.

Alessio Richiardi

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